domenica, dicembre 30, 2012

Il punto di vista di Sofia

Nella mia famiglia c'è una grande tradizione in campo fotografico. Avete già avuto modo di gustare alcune chicche da me medesimo pubblicate in questo ameno luogo di intrattenimento.
Alcuni giorni fa, approfittando delle vacanze natalizie, siamo andati a respirare la stimolante aria della metropoli, Sofia ed io; una giornata a Torino. Abbiamo camminato per le vie principali, siamo entrati in alcuni negozi fingendoci interessati ad acquisti importanti - un MacBook Air Sofia, un tagliaunghie da Sephora io -, abbiamo trovato gli ultimi regali mancanti all'appello e, sempre Sofia, ha potuto incrementare la sua già considerevole gamma di smalti colorati. Ci siamo anche concessi un caffè e una cioccolata calda seduti in uno dei bar più antichi e affascinanti della ex capitale sabauda, esperienza che non ripetermo fino a quando non mi sarò ripreso dallo chock subito alla presentazione del conto da parte di una attempata cassiera.
Tornando alle foto, Sofia ne ha fatte alcune che ora andrò a presentare.




I cancelli di Palazzo Madama rivestiti di lana colorata: molto suggestivo, faceva freddo e siamo stati felici di vedere che qualcuno aveva pensato a ricoprire le imponenti strutture in ferro battuto.











Grande Calendario dell'Avvento stile nord Europa, ogni giorno si apre una porticina e dentro c'è una figura di cioccolato. Dalla porticina del 25 dicembre compaio io, ricoperto di cioccolato fondente











Una via di Torino con una particolare decorazione luminosa, per arrivare a leggere il testo integralmente abbiamo rischiato di perdere il treno del ritorno.













E infine Gatta Grassa comodamente seduta che guarda in tivù berlusconi mentre promette che questa volta toglierà l'IMU.










Questo è quanto; Buone feste a tutti da Sofia e da me!!!

venerdì, dicembre 21, 2012

Ci siamo!

Ecco qua, è cominciato.
Non ti sei accorto/a di nulla? Strano, a me oggi ne sono successe di cose...
  1. sotto la Sagra di San Michele, a sua volta sotto ad un cielo azzurro, ho partecipato ad una catena umana di solidarietà
  2. ho parlato di un grande impianto fotovoltaico da costruire assieme a tante persone
  3. ho portato a riparare la macchina fotografica di mio figlio e il tecnico non mi ha fatto pagare
  4. ho scoperto che delle persone che conosco stanno facendo lo stesso percorso politico che faccio io
  5. ho comperato 8 tomini, quattro al peperoncino e quattro al bagnetto verde, che questa sera condividerò con degli amici e delle amiche a cena
Wow, è cominciato, ci siamo!

mercoledì, dicembre 19, 2012

gatto che dorme in piedi

Mio nonno mi diceva che i cavalli dormono in piedi, ma non mi ha mai detto che anche i gatti lo fanno! Ecco la prova:
si mette sulla mia scrivania, di fianco al portatile, vicino al getto di aria calda che viene espulso dalla ventole di raffreddamento, e dorme.
E' una vera sfinge, imperturbabile a tutto, mangia, dorme, se ne va in giro per la casa e, raramente, va fuori uscendo dal balcone. Fa una vita francamente noiosa ma pare soddisfatta. Io invece sono discretamente nervoso, incostante e preoccupato. Non so da e per cosa. Mi sarò lasciato condizionare da quel conto alla rovescia che ho messo nella colonna a destra. Segna meno due. 
O sarà l'idea dell'inevitabile bilancio di fine anno, che tutti gli anni non voglio fare ma che invece poi si genera quasi autonomamente e contro la mia volontà. Come un blob alieno cresce al mio interno per sbucare fuori il primo dell'anno nuovo: "Eccoci di nuovo qua, bello, in arrivo l'elenco delle cose che NON hai fatto, di quelle che NON hai concluso e infine di quelle che hai fatto ma sarebbe stato meglio se NON le avessi fatte!"
A proposito di bilancio, ieri mi sono comprato una bilancia perchè, oltre a tutto il resto, mi è venuta la fissa che sto ingrassando.

mercoledì, dicembre 05, 2012

l'Atlante delle Nuvole

Ho finito di leggere l'Atlante delle Nuvole, di D. Mitchell.
Una lezione di stile, di scrittura e di struttura. Una volta chiuso il libro, ed asciugate le inevitabili gocce gemelle di umore emotivo espulse dagli angoli dei miei occhi, ho raggiunto in macchina l'Eremo di Busca, e da li, a piedi, Santa Croce.
E' un luogo splendido sulla collina di Busca, dal quale si vede un panorama inebriante che raccoglie l'arco montuoso da qui fino, credo, alla liguria. Funestato purtroppo da una statua in gesso di una Madonna, parente povera del Cristo di Rio.
Ho respirato a pieni polmoni le emozioni che il libro mi aveva trasmesso cercando di metabolizzarle, aiutato dal sole caldo e dal vento freddo. E dalla sensazione di vuoto/pieno dello spazio immenso davanti a me.
Che splendido regalo sono la scrittura e la lettura.

lunedì, dicembre 03, 2012

ferrovie dello stato



Le ultime volte che sono andato in treno ho goduto ed ho subito situazioni degne di essere riportate:
  1. telefonista invadente: di fronte a me si siede una donna di mezza età piccola e tarchiata, per metà del tragitto parla al telefono ad alta voce con il suo amante stuzzicandolo con allusioni esplicite ai bei momenti trascorsi a letto assieme e con recriminazioni per il ruolo di donna oggetto al quale lui l’avrebbe relegata. Considerazione personale: quando vedo una donna inconsciamente la classifico come sessualmente Pregnante o Inconsistente; quando scopro che una Inconsistente per qualcuno è Pregnante resto basito.
  2. velocità: uno sguardo distratto allo schermo LCD pendente lungo il corridoio: velocità attuale 300 Km/ora. Perbacco, e non mi si sono neppure spettinati i capelli!
  3. tristezza: sabato, ore ventitré, in attesa di una coincidenza al riparo umido di una pensilina male illuminata. Due giovani maschi discutono di non so cosa - motori truccati, rigori annullati?- appoggiati ad un muro, sono visibilmente ubriachi, si agitano, uno tiene in mano un paio di scarpe da ginnastica. Se ne vanno ognuno per la sua strada dopo essersi insultati. Dieci minuti, mentre il mio treno finalmente parte, li scorgo di nuovo insieme dall’altro lato della stazione, lo scambio di idee non era terminato.

domenica, novembre 25, 2012

Cambiare si puo?

"...Da un lato, la rinegoziazione delle normative europee che impongono politiche economiche recessive; un progetto di riconversione di ampi settori dell’economia in grado di rilanciare rapidamente l’occupazione con migliaia di piccole opere di evidente e immediata utilità collettiva; un piano di riassetto del territorio nazionale e dei suoi usi mirante a garantire la sicurezza dei cittadini e la riduzione del consumo di suoli agricoli; un’imposizione fiscale equa ed efficace (estesa ai patrimoni e alle rendite finanziarie nonché alle proprietà ecclesiastiche); il potenziamento degli interventi a sostegno delle fasce più deboli e dei presidi dello stato sociale; il ripristino delle tutele fondamentali del lavoro e dei lavoratori; la sperimentazione di modalità di creazione diretta di occupazione, anche in ambito locale, affiancata dall’introduzione di un reddito di cittadinanza; l’attuazione di forme di sostegno e promozione delle esperienze di economie di cooperazione e solidarietà; l’investimento a favore della scuola e dell’università pubblica, a sostegno della formazione, della cultura, della ricerca e dell’innovazione; il rispetto pieno e immediato dei referendum 2011 sui beni comuni e contro la vendita ai privati dei servizi pubblici locali; un’effettiva riforma del sistema dell’informazione e del conflitto di interessi; il pieno riconoscimento dei diritti civili degli individui e delle coppie a prescindere dal genere e l’accesso alla cittadinanza per tutti i nati in Italia.
Dall’altro: una reale azione di contrasto dell’evasione fiscale e della corruzione; il ritiro da tutte le operazioni di guerra e l’abbattimento delle spese militari; la definitiva rinuncia alle grandi opere (a cominciare dalla linea Tav Torino-Lione e dal ponte sullo Stretto); l’abrogazione delle leggi ad personam (che sanciscono la disuguaglianza anche formale tra i cittadini); la previsione di un tetto massimo per i compensi pubblici e privati e l’azzeramento delle indennità aggiuntive della retribuzione per ogni titolare di funzioni pubbliche..."

venerdì, novembre 23, 2012

sangue

Sono nella sala d'attesa del centro ematologico dell'ospedale, sto aspettando il mio turno per andare a donare il sangue.
E' una cosa che faccio con una certa regolarità, così, tanto per. In realtà mi interessa farmi fare delle analisi del sangue senza pagare... e poi la colazione che offrono qui è davvero abbondante, c'è una stanzetta ben fornita di vivande dolci e salate, succhi di frutta e una strepitosa macchinetta per cappuccini e caffè.
Il questionario al quale bisogna tutte le volte rispondere  in alcune sue parti mi imbarazza un poco; comunque credo che non lo leggano neppure perchè una volta, in vena di confidenze, ho risposto in modo eccessivamente sincero ad alcune domande sull'uso di droghe e riguardo alle mie abitudini sessuali, e mi aspettavo un qualche tipo di approfondimento da parte del personale medico, ma non è successo nulla. Confesso che il mio ego ne ha sofferto un po'.
Ieri sera ho partecipato ad un gruppo di meditazione a Torino, sono arrivato a casa tardi e verso l'uno ho mangiato gli avanzi di cena. Mi sento ancora la frittata di cipolle fredda e il gorgonzola sullo stomaco, spero che questo non dia al mio sangue un qualche retrogusto non gradito al tecnico di laboratorio... 
Ci piace donare il sangue? Si, ci piace.

lunedì, novembre 19, 2012

futuro e (è) ora

Tutti dovremmo occuparci anche del futuro, perché là dobbiamo passare il resto della nostra vita
Charles F.Kettering

israele

Ieri in occasione di "Scrittori in Città" a Cuneo, sono andato alla presentazione del libro Qabbalessico (Giuntina, 2012) di  Haim Baharier, matematico, psicoanalista, considerato tra i principali studiosi di ermeneutica biblica e di pensiero ebraico.
L'incontro con Baharier è stato piacevole, anche se mi aspettavo una riflessione sulla Qabbala mentre lui ci ha parlato sopratutto di intolleranza verso gli ebrei e supravvissuti ( ma inevitabilmente e tragicamente morti nell'anima) ai campi di sterminio.  
Anche se mi ero posto la condizione di offuscare inevitabili collegamenti con la situazione palestinese a favore del desiderio di soddisfare la mia curiosità verso l'affascinante mistero che è per me la Qabbala, non sono riuscito a escludere le immagini che in questi ultimi giorni ci stanno arrivando dal medio oriente.
E' vero che ognuno di noi ha il diritto di difendersi, che esistono inevitabili nessi di causa - effetto. Ma razionalmente occorrerebbe stabilire dei rapporti quantitativi e qualitativi tra un gesto e le conseguenze dello stesso. Se vado in montagna, e consapevolmente o meno, butto un sasso giù per una pietraia, le conseguanze di questo gesto possono andare dall'arresto del sasso dopo pochi metri ad una frana che travolge un peasello a valle. In questi scenari però tutto accade "naturalmente", senza cioè l'intervento della coscienza e dell'intelligenza umana.
Se dalla striscia di GAZA ( prigione a cielo aperto, luogo di tortura reso a noi impercettibile dalla quotidianità) alcuni uomini lanciano dei razzi sui territori isrlaeliani facendo 3 morti, non posso accettare che la conseguenza sia lo scatenarsi di un'offensiva militare sulla popolazione civile che in una settimana ha già provocato circa 70 vittime. E' razionalmente una questione di rapporto, numerico, quantitativo, qualitativo.
Inutile dire che non sto giustificando quei pochi uomini (violenti, stupidi e, accidentalmente, palestinesi) che hanno cominciato quest'ultimo capitolo di violenza. Però, altrettanto stupidamente e ingenuamente- lo ammetto -, io mi aspetto una reazione diversa da parte di un popolo rappresentato da uomini della levatura di Baharier.

mercoledì, novembre 14, 2012

il lavoro nobilita l'uomo

Ecco uno dei motivi per cui amo il mio lavoro, nonostante in questi ultimi mesi stia affrontando delle situazioni problematiche.
Ieri mattina c'era un sole splendido, sono partito alle otto con gli scarpincini e lo zaino e sono andato in un'amena località montana a fare un sopralluogo ad un potenziale sito idroelettrico.
Salendo mi sono addirittura concesso l'acquisto di un pezzo di pizza; sottolineo questo fatto in quanto mi sono imposto di smettere di mangiare pizze e pizzette fuori pasto: era diventata un'ossessione, appena passavo vicino ad ua panetteria mi fiondavo a comprare qualcosa da mangiare. Però, considerato il consumo di calorie derivante dallo sgambettare arditamente su per le mulattiere, me lo sono concesso.
Andarsene per i monti da soli con una bottiglia d'acqua, un bel pezzo di pizza e un sole che scalda il cuore..., ci piace? Si, ci piace!

lunedì, novembre 05, 2012

the day after

... nessuna notizia dell'unità di trasporto, il silenzio radio si protrae lasciando poche speranze di recuparare le unità biologiche. 
Giovani vite sacrificate sull'altare della ricerca e dell'esplorazione dell'Insplorabile.
Ultimo frammento registrato, una conversazione fra le 4 unità biologiche di Esplorazione e l'unità biologica di Trasporto:
"... ho visto cose che voi umani non potreste immaginare..."

sabato, novembre 03, 2012

the day

Il trasporto dei Biotipi in stato di sospensione di coscienza si è concluso con successo; le Unità Biologiche, nel numero di 4, tre di genere maschile e una femminile, sono stati riconnessi tramite l'attivazione delle sinspsi nervose conseguente alla sollecitazione dei terminali acustici con onde sonore ad alta fraquenza catalogate sotto i seguenti codici: Iron Maden, Metallica, Dir en Gray. Registriamo come effetto collaterale un senso di straniamento dalla realtà dell'Unità Biologica predisposta alla guida del Trasporto.
I Biotipi sono stati introdotti nel Sistema denominato "Lucca Comics" e si sono rapidamente confusi con altri Biotipi provenienti da altri Sistemi.
L'Unità Biologica predisposta alla guida del Trasporto, rimasta sola e in preda ad allucinazioni prodotte dalla prolungata esposizione alle onde sonore ad alta fraquenza catalogate sotto i già citati codici: iron Maden, Metallica, Dir en Gray, ha trovato riparo in un'area di ricarica preventivamente individuata a tale scopo.
Si attendono istruzioni.

venerdì, novembre 02, 2012

the day before

Domani alle 5 am caricherò sul mio apparecchio mobile argentato un numero imprecisato di esseri viventi in stato di semi incoscienza e li teletrasporterò per circa 301.000 mt verso Sud ovest.
Li depositerò ai piedi di una città fortificata, lungo delle mura di roccia granitica levigata da secoli di esposizione alle radiazioni di una stella di classe Nana Gialla, tipo spettrale G2V. Questi esseri abbandoneranno l'unità di trasporto alle ore 9,30 am circa per disperdersi nel'ecosistema circostante.
Il loro compito principale sarà quello di convergere nuovamente presso l'unità di trasporto entro le ore 7,00 pm dello stesso giorno senza avere smarrito portafogli, telefonini, senza essersi fatti derubare da barboni di passaggio, adescare da improbabili signorine e avere fatto a botte con indigeni virulenti.
Riusciranno i nostri eroi a sopravvivere ad una giornata al Lucca Comics?
Lo sapremo nella prossima puntata. 

giovedì, ottobre 25, 2012

sulla Creatività



Creare é in definitiva una pratica di resa.
Non siamo noi a creare ma questo avviene quando permettiamo alla Consapevolezza di giocare con i nostri talenti naturali e di usare le capacità che abbiamo esercitato nel tempo.
Da uno stato di Presenza, da un essere nel Presente, nasce inevitabilmente un fare libero dai condizionamenti del passato. 
Spontaneo, vitale: un moto di libertà.
Quando guardiamo o ascoltiamo qualcosa che é stato creato in uno stato di presenza, noi stessi torniamo alla presenza.
Guardare una manifestazione della creatività umana é molto al di là del mi piace o non mi piace, ha invece a che vedere con ciò che risveglia in me: una dimensione interiore più vasta, una dimensione senza tempo eppure vibrante di energia.
In questo caso la vita si é manifestata in quella forma e ha emesso il suo suono
www.marinaborruso.net

lunedì, ottobre 22, 2012

MALALA

 Malala Yousafzai è la ragazza di quindici anni  cui i Taliban hanno sparato al collo e alla testa al suo ritorno da scuola perché, pur così giovane, è una delle maggiori attiviste dei diritti umani.
In particolare Malala negli anni scorsi ha tenuto un blog-diario sulla sua vita costretta dalle regole assurde dei Taliban che impedivano nella sua zona, la Swat Walley, che le bambine andassero a scuola e potessero avere una regolare istruzione. Scoperta e intervistata numerose volte dalla BBC e dal New York Times, il clamore delle sue semplici ma impressionanti denunce ha scatenato la vendetta dei Taliban che hanno tentato di ucciderla a colpi d’arma da fuoco insieme a suo padre. Malala è adesso ricoverata per le cure in Inghilterra. Il premier inglese Gordon Brown ha lanciato una petizione, che porterà anche all’Onu, affinché tutti i bambini e i ragazzi del mondo vadano un giorno a scuola con una maglietta con sopra scritto: “Io sono Malala”.
da repubblica.it

domenica, ottobre 21, 2012

Quando una battuta nasconde una verità


Oggi siamo andati a fare una passeggiata nei boschi sopra Dronero. Ne avevo proprio bisogno, questa settimana mi sono trasferito in una nuova casa e il trasbordo di mobili e masserizie varie non è stato semplice.
Eravamo in cinque, amici di meditazione, teatro e, a volte, serate danzanti. Si parlava di questo e di quello, con parsimonia perchè, pur avendo scelto un percorso facile, il fiato andava conservato per la marcia.
La domanda è giunta a metà del tratto di andata; ogni tanto ce la facciamo, almeno un paio di volte l'anno, tanto per non dimenticare che è importante porsela, la domanda, anche se non si ha ancora la risposta.
Qual'è il tuo scopo nella vita?
Vi rispamio la discussione che ne è scaturita perchè rischio di banalizzare posizioni alquanto differenti ma altrettanto dignitose. Una cosa interessante però voglio riportarla, perchè può servire a molti: è importante fare questa domanda alla persona che ci piace e con la quale stiamo per cominciare una storia. Se lui o lei risponde per esempio "poter andare a vedere tutte le domeniche la mia squadra del cuore allo stadio" noi possiamo anche archiviare la risposta con un sorriso, però poi dopo due anni, quando non ne possiamo più dell'ennesima discussione sull'opportunità o meno di andare a santificare la festa in tribuna, dobbiamo ricordarci che in qualche modo eravamo stati avvertiti. 
Attenzione, quanto più la risposta è spontanea e banale, tanto più si avvicina alla realtà. 

mercoledì, ottobre 17, 2012

everything is possible (but nothing is real)

Mi hanno insegnato un modo per realizzare il mio Desiderio. 
Ora che ho vinto l'ignoranza e ho scoperto Come, devo vincere la paura e scoprire Cosa.

martedì, ottobre 16, 2012

sabato, ottobre 13, 2012

lingue straniere

Ogni tanto mi tornano in mente delle parti di testi di canzoni in inglese. Non sono mai stato un poliglotta, fatico a parlare in italiano figirarsi in una lingua straniera... Alcune frasi mi sono restate in mente più per il loro suono che per il significato, alcuni esempi:

"nothing really matters" da Bohemian Rhapsody dei Queen 

"something is missing" da "C" Moon Cry Like A Baby dei Simple Minds

 "I don't want to live my life again" da Pet Sematary dei Ramones.

Mentre sono li per i fatti miei mi si accende una lucina e comincio a canticchiare quel pezzo di canzone, così, senza motivo, fino allo sfinimento.

Una volta, tanti anni fa, mi sono fatto una figura: stavo facendo il giro del Monviso con un gruppo di persone, 4 giorni in montagna dormendo nei rifugi; c'era una ragazza che mi piaceva, Roberta, e io per darmi un tono camminando su per i sentieri cantavo a mezza voce delle canzoni da intenditore. Un giorno mi sono esibito in una versione particolarmente ispirata di New gold dream dei Simple Minds, sono che non sapevo bene le parole così in un inglese maccheronico ho intonato il ritornello cantando "Eni uan, eni tu, eni fri, eni fooooor!!!" A quel punto un saputello davanti a me si è girato facendomi notare con un sorriso di sufficienza che il testo diceva "81, 82, 83, 84". Roberta non ha commentato però sono sicuro che se quel giro non sono riuscito a baciarla è stato anche per via della poca dimestichezza che avevo con le lingue. ( ... giuro, questa mi è venuta da sola!)

martedì, ottobre 09, 2012

ricordo quella volta che

camminando lungo la riva del lago mi parve, per un attimo, di scorgere qualcosa sotto la superficie dell'acqua

lunedì, ottobre 08, 2012

lettera firmata 2



Anche se so che a te non te ne frega niente, cara amica, e che pensi che stia raccontando delle frottole, sappi che sabato la presentazione del libro è andata molto bene; il posto è splendido, un’azienda agrituristica in Val Maira, “Lo Puy”, amorevolmente accudita da Marta e Giorgio, piena di capre che fanno un latte biologico saporito con il quale i due eroi ( non è facile vivere e lavorare in montagna!) creano dei formaggi prelibati. Ho sempre pensato che nell’arte della panificazione e della lavorazione del latte ci sia qualcosa di alchemico: la trasformazione della materia.
C’erano una quindicina di persone, interessate e interessanti, fra cui, sorpresa, ho riconosciuto con piacere il mio professore di filosofia del liceo.
E’ stato divertente immaginare un’inversione dei ruoli, io che spiegavo e lui che ascoltava. In realtà a suo tempo in non è che ascoltassi molto, non ero quel che si dice uno studente modello… Non che facessi baccano, però ero un po’ distaccato da tutto, perso, senza un obiettivo.
Finita la mia presentazione è seguita quella di un amico, Andrea Bertaglio, con un libro-inchiesta sui rifiuti radioattivi che ci ha trasportati in una discussione sulla gestione delle risorse e sull’dea di decrescita.
Infine abbiamo cenato con i prodotti dell’agriturismo, in un’atmosfera di rilassatezza e condivisione: peccato per quelli che non sono venuti.
Verso le dieci poi sono partito e ho raggiunto degli amici ad un festival di musica tekno, elettronica e dubstep. Non c’è che dire, un bel salto! Ho ballato fino alle due e poi mi sono fatto ospitare da un’amica in quanto mio figlio aveva organizzato una festa a casa nostra e mi aveva sconsigliato di andare a dormire a casa: che premuroso…
Domenica ero un po’ stordito, ma oggi sono di nuovo in pista.
Che ne dici, va bene questo post?

mercoledì, ottobre 03, 2012

lampi di genio

A volte mi compiaccio di me stesso. Per ottenere dei risultati in alcuni casi è bene ricordarsi della famosa frase di mio nonno "Non sempre la linea retta è il percorso più breve per unire due punti".
Amo leggere, e amo andare il biblioteca; non è solo perchè sono squattrinato, c'è qualcosa di più, forse non del tutto sano, una sorta di bulimia biblica. L'idea che in quel luogo magico, senza sforzo, senza pagare un Prezzo, posso avere tutti i libri che voglio. Immagino un goloso, il giorno dopo l'estinzione della razza umana sulla terra, che si avvicina ad una pasticceria: nessuno a chiedergli dei soldi, nessuno a giudicare la sua fame o il suo peso, nessuno a ricordagli i valori massimi di glicemia.
Le Biblioteche sono un'anomalia del nostro Sistema, un luogo istituzionalizzato in cui si da tutto in cambio di nulla. Se non una qualche forma di amore ( che non è poco).
Ho cercato di introdurre mio figlio in questo luogo anomalo più volte, ma senza risultati. Oggi dovevo portarlo a fare una commissione per la scuola, lui era in macchina vicino a me, intorpidito come suo solito dalla musica e dall'insufficienza di sonno ( ma perchè i bioritmi di questi giovani si spostano sempre più verso la notte?). Ad un certo punto tornando a casa ho avuto un lampo di genio, ho cambiato percorso senza darlo a vedere, sono rientrato in città, ho parcheggiato e scendendo velocemente gli ho detto "Vieni con me, devo fare una cosa".
Lui non ha avuto il tempo di reagire, è sceso perso nelle note dei Nirvana che aveva in cuffia e mi ha seguito ciondolando. Quando è stato dentro si è fermato alzando gli occhi. "Ma dove...?"
"Siamo nella biblioteca di Savigliano, aspettami qui che devo parlare ad un tipo. Tò, che combinazione, c'è uno scaffale pieno di fumetti. Ci vediamo fra un po'."
Mi sono allontanato in un'altra sala, ho preso il caffè alla macchinetta, ho curiosato un po' fra i nuovi arrivi, insomma ho fatto passare il tempo. Poi sono tornato dai fumetti e il ragazzo aveva ben due volumi in mano. Morale, quando siamo andati via oltre ai due libri aveva una nuova tessera della biblioteca nel portafoglio.

lunedì, ottobre 01, 2012

Lettera firmata



Caro Marco, da qualche tempo a questa parte non mi da più soddisfazione leggere il tuo blog. Non che prima fosse il massimo della vita, ma almeno una certa regolarità nei post e soprattutto dei racconti di vita reale me lo facevano vivere come un appuntamento piacevole.
Adesso non pubblichi quasi più, e quando pubblichi fai copia incolla di argomenti oltremodo noiosi: politica, puà, ambiente, ripuà, questioni sociali o etiche, straripuà.
E il tuo libro poi, continui a segnalare presentazioni alle quali penso non vada nessuno, a giudicare dalla scarsissima partecipazione allo spazio libero di commenti che hai approntato. Solo il leghista ha postato un commento, e che commento… Il libro io non l’ho comprato, e credo proprio che non lo comprerò perché mi sembra che non susciti granchè di entusiasmi.
Cosa ti succede? Lavori troppo? Problemi in famiglia? Vita sentimentale/sessuale insoddisfacente? Datti una scrollata, forza. Capisco che l’arrivo dell’autunno non sia il momento migliore per rivitalizzare la propria energia ma fai uno sforzo.
Se hai bisogno di qualcosa chiedilo, non stare li ad aspettare. Al massimo ti verrà detto di no; non è un dramma, non è mai morto nessuno per un no. Ma se ti venisse risposto “SI!”, pensa che sballo.
Allora siamo d’accordo, adesso ti impegni e ricominci a farci sorridere.
Forza Marco, ti voglio bene.

sabato, settembre 29, 2012

Presentazione scrittura e spazzatura ( non scrittura spazzatura...)

Sabato 6 ottobre alle ore 17
l’Az.Agr. Lo Puy
presso l’agriturismo La Chabrochanto
borgata Podio - San. Damiano Macra -Cn-
organizza la presentazione di:
 
 SEGNALI DALLA TERRA” di Marco Mariano, presidente di Retenergie: un romanzo fatto di tre storie (desiderio, solitudine e crimine) intrecciate dal “giallo” dei cerchi nel grano che nel 2004 apparvero misteriosamente in un campo del cuneese e sullo sfondo lo smaltimento criminale dei rifiuti tossici. La terra parla agli uomini, ma troppo spesso gli uomini sono sordi ai suoi richiami.
 
SCORIE RADIOATTIVE” di Andrea Bertaglio, giornalista e vicepresidente del Movimento della decrescita felice: un’inchiesta tagliente come un rasoio. Un libro che suscita rabbia e indignazione. Il nucleare è sotto i nostri piedi...e nessuno vuole farcelo sapere.
 
La presentazione e il dibattito sono gratuiti. In questa occasione si possono acquistare i libri degli autori.
Potete continuare a stare in nostra compagnia proseguendo col buffet dei nostri prodotti aziendali a 15€ (vini inclusi).
Siete pregati di prenotare: lopuy@email.it oppure cell.3393155848 Marta

lunedì, settembre 10, 2012

Islanda, Ecuador, e poi?

 L’ECUADOR COME L’ISLANDA: NON PAGA IL DEBITO PUBBLICO
Come accaduto in Islanda, anche in Ecuador il popolo, guidato dal presidente Rafael Correa, si è rifiutato di pagare il debito. Una commissione appositamente istituita l’ha dichiarato illegittimo in quanto si trattava di un prestito che faceva gli interessi esclusivi di banche e multinazionali e non del paese che avrebbe dovuto aiutare. Un’altra lezione di cui tenere conto.
Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!

sabato, settembre 01, 2012

La frutta che noi mangiamo

Alle 18 mi ha telefonato il mio amico Valter, in occasione dell'inaugurazione della Fiera della meccanizzazione agricola a Saluzzo, CN, ci sarebbe stata una manifestazione di lavoratori africani. Buona parte dei raccoglitori di frutta della provincia sono di origine africana, tutti regolari ma con problemi ad avere una dimora stabile e dignitosa durante il periodo della raccolta. E' un problema che si ripete tutti gli anni da qualche tempo a questa parte, e al quale sembra non si riesca a trovare una soluzione. L'ultimo episodio di questa storia è che l'amministrazione di Saluzzo alcuni giorni fa ha fatto sgomberare i lavoratori dall'area del mercato coperto, dova aveva dato il permesso ai senza casa di risiedere temporaneamente, per l'allestimento della suddetta fiera.  Questi ragazzi, che lavorano per raccogliere la frutta che noi mangiamo, non hanno un posto per dormire, perchè i datori di lavoro non li ospitano e i proprietari di case non affittano.
E così i poveretti sono stati spostati in un terreno a fianco dell'area mercatale, nascosti da un bel muro nuovo di zecca, dove dormono all'aperto su dei comodi cartoni.

Oggi i giornali nazionali hanno parlato dell'accaduto, nel pomeriggio quindi si è voluto manifestare in occasione dell'inaugurazione della fiera. Le autorità risentite dall'indesiderata pubblicità all'evento, noi e i ragazzi decisi a non mollare mantenendo però toni civili e composti.
Alle 20,30 me ne sono dovuto andare perchè avevo le prove di teatro, la situazione sembrava bòloccata, la gente "normale" era poca, i politici e le autorità sgattaiolavano via alla chetichella, mentre aumentava visibilmente il numero delle auto dei carabinieri, venuti a garantire sonni tranquilli ai cittadini.
Alle 23,30, finite le prove, ho telefonato a Valter per sapere come andava e se era il caso che tornassi in postazione e ho avuto la bella notizia, la protezione civile stava montando delle tende per i ragazzi.
Per questa volta è andata così, e va bene, però il problema è ancora lungi dall'essere risolto.
Una nota: un'estate di circa 25 anni fa sono andato in scozia a raccogliere lamponi, l'agricoltore aveva piazzate 5 rulottes dietro casa e noi ragazzi dormivamo li. Ma perchè i nostri frutticultori, fiore all'occhiello dell'imprenditoria agricola del nord ovest, invece di comprarsi la bmw cabrio o il mega suv non fanno altrettanto? Misteri dell'Italia che lavora...  (magari perchè lavora troppo!)


martedì, agosto 21, 2012

il giorno del contatto


Una folla ondeggiante al vento, mani protese verso il cielo; all’improvviso, da uno squarcio fra le nubi, comparve una luce accecante. L’astronave planò dolcemente sulla pianura. L’orchestra immensa riunita a celebrare lo storico momento del contatto cominciò a suonare all’unisono. Verdi prima, poi Wagner. Un crescendo incalzante amplificato da migliaia di Watt.
L’astronave arrestò la sua discesa, l’orchestra interruppe l’esecuzione, milioni di bocche spalancate trattennero il respiro. Eccoli, e adesso cosa sarebbe successo?
Ciò che accadde dopo non può essere raccontato, perché oramai non esistono più orecchie per ascoltare.
L’opera di disinfestazione era stata eseguita efficacemente, la Terra era di nuovo sana, libera dal suo parassita più pericoloso.

domenica, agosto 12, 2012

Equilibrio malato: riduci questo aumenta quello

Siamo in estate, il sole scalda, la vita è bella; nel cielo passano delle piccole nubi ma l'azzurro di fondo riempie i cuore e avvicina gli animi.

Teniamo d'occhio però le piccole nubi, perchè un domani qualcuno non ci possa dire "ve lo avevo detto..."


 Da http://www.gruppocinqueterre.it/node/1038
La politica energetica dei tagli agli incentivi del governo Monti/Passera sta mettendo in ginocchio le aziende delle rinnovabili che hanno avviato migliaia di licenziamenti, ma il Parlamento ha approvato alla Camera, con il parere favorevole dell'esecutivo, l'introduzione di sussidi per vecchie centrali a petrolio che verranno presi direttamente dalle bollette delle famiglie. A enunciarlo è Legambiente che sottolinea: «E' una decisione sconcertante, invece dei tagli si fa un vero e proprio regalo alle lobby del petrolio, con i soldi dei cittadini».


L'emendamento al Decreto sviluppo approvato alla Camera, è stato votato con la scusa di prevenire le "situazioni di emergenza gas" e per questo prevede l'introduzione di incentivi per le centrali ad olio combustibile (petrolio)........
Il vicepresidente di Legambiente, Edoardo Zanchini, fa notare che «Le accuse alle fonti rinnovabili e al loro impatto in bolletta da parte del Ministro Passera mostrano ora tutta la loro insopportabile ipocrisia."

ITALIANI, SVEGLIATEVI!!!!!!!!!

martedì, agosto 07, 2012

il jazz è nero

In questi ultimo periodo sono andato a sentire tre concerti jazz, sono andato al mare con Sofia e ho fatto alcune belle camminate in montagna. A modo mio sto celebrando l'estate anche se non ho i soldi per una vacanza tradizionale.
Ascoltare musica dal vivo mi piace molto, ho perà alcune considerazioni da fare riguardo ai concerti jazz visti in questi giorni:
  1. la presenza dei fiati fa la differenza, sentire la tromba che srotola note mi provoca sempre un piccolo orgasmo
  2. ma perchè i musicisti di jazz si vestono sempre tutti di nero? forse perchè, come diceva mia nonna, smagrisce? Non potrebbero fare un po' più di attività fisica e poi venire sul palco un po' più colorati?

lunedì, luglio 23, 2012

Si, viaggiare...

Perchè mi piace così tanto viaggiare? Non in vacanza intendo, ma spostarmi di quà e di là per l'Italia per lavoro. Tutte le settimane ma ne parto un paio di giorni o in treno o in auto per andare a incontrare persone diverse e parlare, parlare, parlare...
Fossi un fine psicologo sospetteri di instabilità, fuga dalla realtà, superficialità nella gestione delle relazioni. E invece no, sono un ex contadino con i piedi ben radicati in pachamama e dato che il mio lavoro comporta questi spostamenti mi adeguo. Però mi piace: la macchina che fila in autostrada, il rumore regolare del motore, la musica scelta accuratamente prima di partire.
Da solo o un compagnia poco importa, perchè anche se sono con delle altre persone dopo un po' entro in una dimensione in cui io divento il viaggio, lo spostamento attraverso lo spazio, e tutto ciò che mi circonda, comprese le persone, degli accessori.
Difatti fra tutte, la dimensione che più mi piace è quella che si crea quando faccio lunghi percorsi di notte con qualcuno vicino o dietro che dorme. La realtà attorno a me circoscritta dalla luce dei fari, il rumore della macchina addolcito dal buio - quella specie di strano rumoroso silenzio -, la musica messa piano in modo che possa sentirla solo io.
"Si, viaggiare, e la notte con i fari illuminare..."

venerdì, luglio 13, 2012

profondo rosso

Dalle 10 alle 15 steso sulla sabia rovente della Versilia! Me la sono guduta ma adesso... sono leggermente ustionato! Niente paura, domani questo bel color rosso pomodoro sarò virato in una tonailtà ambrata scura. Ho intervallato le esposizioni al sole con dei bagni rinfrescanti, c'erano delle onde alte così e mi sono divertito a saltare e a tuffarmi sott'acqua.
E' stato il mio primo bagno dopo un anno di astinenza; che bello. Quando ero piccolo mio nonno diceva che la prima volta che facevi o mangiavi una cosa nell'anno potevi esprimere un desiderio. Non vi dico i primi 3 gorni di ogni gennaio cosa non mi inventavo...

giovedì, luglio 12, 2012

Vegetarianesimo animale

I miei due gatti ( scusate se insisto) cominciano a darmi davvero sui nervi. Adesso mi si palesa il vero motivo per cui sono vegetariano, perchè non voglio avere nulla a che fare con gli animali, sia vivi che morti!
Questa sera sono uscito con una cara amica che non vedevo da un po' di tempo, serata piacevole alle basse di Stura, uno spazio vicino al fiume con tavolini all'aperto, musica, campo di bicchvollei, palestra di roccia e canoe tirate in secca sul bagnasciuga.
Alle 6 devo partire per la toscana per cui sono tornato a casa presto, entro nel salotto e chi ti trovo? un uccellino morto in mezzo alla stanza e piume sparse un po' dappertutto... Accidenti, con tutto quello che spendo fra scatolette e crocchette questi due fetenti se ne vanno a caccia di passerotti e non contenti del danno ambientale, me li portano in casa appestandomi il pavimento ( peraltro già non troppo pulito di suo).
Non oso pensare a cosa troverò tornando sabato dal mio giro Retenergetico: montagne di cadaverini in avanzato stato di decomposizione, ossa nascoste sotto il divano e piume svolazzanti sul piano cottura.
 Voglio dei gatti vegetariani!

martedì, luglio 10, 2012

Brivido!

Sono stato via nel fine settimana, sono andato in un posto bellissimo e ho fatto una cosa bellissima. Un giorno o l'altro, davanti ad un buon bicchiere di dolcetto, vi racconterò tutto.
Lunedì mattina sono tornato e... oddio, non c'era più il gattino! L'ho cercato in lungo e in largo attorno a casa mia, ma nulla. Naturalmente mi sono lamentato con i miei figliuoli, vado via due giorni e quando torno il micio supersite è sparito.
Nicolas mi guardava con un'aria di sufficienza, un gatto è solo un gatto, se non c'è più è segno che se ne voleva andare. Daniel mi ha rimproverato perchè mi preoccupavo, il mio pensiero negativo sul destino della bestiola poteva addirittura causarle dei guai. 
Io non sono pessimista, anzi, ma pensavo che l'assenza del cucciolo significasse una tragedia o un rapimento, da solo non se ne sarebbe andato.
E invece ieri sera il vagabondo è tornato, sereno sebbene un po' affamato, e ha ripreso il suo posto in casa ( cioè ha ricominciato a distruggere i mobili e a sporcare d'appertutto).
Devo dare atto ai miei figli di aver reagito all'evento con più buonsenso di me.
Adesso che tutto è tornato alla normalità però non vedo di nuovo l'ora che qualcuno adotti la bestiola perchè non la sopporto più!

venerdì, luglio 06, 2012

Condanne definitive per l'orrore della Diaz, si poteva fare prima e meglio


"Giustizia è fatta: ci sono voluti undici anni per arrivare a questo verdetto e la Cassazione è stata coraggiosa. Mai, nelle democrazie occidentali, si è arrivati ad una condanna per funzionari della Polizia di così alto livello”. Così l’avvocato Emanuele Tambuscio, uno dei legali più impegnati in questi anni nella difesa delle vittime della scuola Diaz, commenta il verdetto che rende definitive le condanne contro i poliziotti imputati per la sanguinosa irruzione nella scuola di Genova al termine del G8 del 2001. “La catena di comando è stata condannata e questo è un grande risultato”, dichiara l’avvocato Francesco Romeo, difensore di alcune vittime nel processo di Cassazione. “Rimane però il dato di fatto che quella notte alla scuola Diaz è stata una pagina nera per la democrazia italiana e il Parlamento non ha nemmeno fatto una Commissione di inchiesta per individuare le responsabilità politiche”.
da Il Fatto Quotidiano

giovedì, luglio 05, 2012

Mia figlia mi ha detto 2.0 - 2.1

Oggi a pranzo ho aumentato il mio bagaglio culturale, c'è sempre da imparare qualcosa parlando con la gente.
Mia figlia  mi ha detto:
che i dinosauri si sono estinti per un problema legato all'alimentazione, infatti a causa di cambiamenti climatici improvvisi la vegetazione ha subito delle modificazioni sostanziali. L'apparato digerente dei grandi erbivori non si è adattato in modo adeguato, di conseguenza questi grossi animali sono stati annientati poco alla volta da problemi intestinali, in particolare il meteorismo che a sua volta, date le dimensioni dei bestioni, con l'immissione in atmosfera di ingenti quantità di gas, ha accellerato una modificazione del clima ed un ulteriore adattamento dei vegetali. Questo circolo vizioso ha fatto si che in poche centinaia di anni i grossi dinosauri vegetariani si siano estinti e di conseguenza i carnivori. Un particolare interessante è che in seguito ad un fraintendimento linguistico si è creata la credenza, errata, che i dinosauri si siano estinti a causa di un meteorite mentre la vera causa è il meteorismo.
Inoltre mia figlia mi ha detto:
che scrivendo sul telefonino FASCISMO e cliccando il T9 compare la parola EBRAISMO. Che cosa singolare. E' proprio vero, ho provato. Ci sarebbe da riflettere sull'ironia della vita, telefonicamente parlando.

martedì, luglio 03, 2012

La schizofrenia delle umane genti

Arrivando a Cuneo da Madonna dell'Olmo c'è sulla destra (sic!) una bella vecchia casa appena ristrutturata. Non so se per simpatie equivoche dei proprietari o per assurde richieste delle Belle Arti, sulla facciata è stata preservata la simpatica gigantografia di colui che pretese di darci la luce negli anni più bui della nostra storia contemporanea.
Di fronte alla casa, recentemente,  è stato posizionato un cartello che ricorda la fama antifascista della città capoluogo della Provincia Granda nella figura di uno dei suoi più rappresentativi esponenti.
DUCE vs DUCCIO
Casualità? Destino? Insanabile schizofrenia dell'italiano medio?
Ai posteri l'ardua sentenza.

lunedì, luglio 02, 2012

Libertà di demenza

Va bene la libertà di opinione, però... 
Io mi ritengo una persona seria, quindi quando vedo delle cose stupide trasalgo, sopratutto se queste cose sono pagate in parte con i soldi miei.
Libero è davvero un quotidiano al quale porgo scarsissima attenzione, non ho stima del suo direttore e raramente mi giunge l'eco di qualche commento interessante dalle sue pagine. Quando questa mattina ho intravisto questa apertura non ho potuto resistere: facendo una grandissima violenza su me stesso ho metaforicamente buttato nel cesso euri 1,20 ( ovvero CH-Fr. 3,00 come presuntuosamente indicato a piè di pagina, ma chi se lo compra Libero in svizzera? Forse qualche malavitoso in trasferta riciclatoria) e tenendo due dita a ferma ostruzione delle mie frementi narici ho prelevato questo campione di demenza e l'ho portato a casa per immortalarlo.
Non ho grande simpatia per Monti, non condivido parecchie sua scelte, però questo esempio di stupidità giornalistica non potevo farmelo scappare. Sarebbe davvero il caso che il governo approfittasse di questa dimostrazione dell'inutilità di alcuni giornali per inserire nel capitolo spending review una riflessione sui contributi pubblici all'editoria.
Qualcuno dirà che trattasi di sottile ironia... sarà, ma come diceva mio nonno, così sottile da non vedersi per nulla.

sabato, giugno 30, 2012

feedback

Non so di preciso quanto stia circolando il mio libro, ma qualche copia è stata venduta; da qualche parte in copertina c'è l'indirizzo del blog, approfitto quindi per comunicare che ho attivato un nuovo interessante servizio per i miei utenti: in alto è magicamente comparso un tasto chiamato "Commenti a Segnali dalla Terra", nella pagina che si apre c'è l'invito a commentare il testo, sempre che se ne abbia voglia.
A me serve per capire dove posso migliorare e a voi, non so, per occupare costruttivamente alcuni minuti delle vostre già intense giornate.

martedì, giugno 26, 2012

paternità


Ieri mio figlio più grande è tornato dopo uno dei suoi lunghi viaggi per l'europa in autostop ( smack!), 


dopo mezza giornata abbiamo già litigato e mi sono fumato la prima sigaretta dopo un bel pezzo che avevo smesso ( harrg!).

 ... i figli so' piezz 'e core...

lunedì, giugno 25, 2012

altro giro, altra corsa

Venerdì sono andato alla Golena di Furlo, un luogo incantevole in provincia di PU ( sfido chiunque a identificare la provincia di PU senza ricorrere a google...). 
Sono stato invitato a presentare la cooperativa al raduno nazionale dei GAS, dove abbiamo firmato un importante accordo di collaborazione con il gruppo del mondo GAS che si occupa di energia.
La Golena di Furlo è un posto molto bello, riserva naturale incastrata fra le roccie di una gola a pochi chilometri da Fano, lungo l'antica via Flaminia che porta a Roma.
Il venerdì appena arrivato ho fatto un delizioso bagno nel torrente Candigliano che attraversa la gola in mezzo a querceti secolari, ho poi partecipato ai lavori e partendo, la domenica mattina, ho ancora avuto il tempo di fare un bagno nel mare a Fano nel'attesa di prendere il treno per Milano, dove mi sono fermato il pomeriggio per un altro incontro di presentazione. Sono arrivato a Torino la domenica sera e ho avuto la bella sorpresa di un invito inatteso, era quasi il giorno del mio compleanno e l'ho preso come un bel regalo. A Torino il 24 giugno è festa grande, c'è stato un bello spettacolo di fuochi d'artificio e tanta gente che girava per la città.
E il 25, cioè oggi, ma anche ieri dopo mezzanotte, ho festeggiato il mio quarantasettesimo compleanno.
Tanti auguri, nehhh?

venerdì, giugno 22, 2012

martedì, giugno 19, 2012

pacchinaggio

lo sapevo che mi pacchinavano: la stessa persona che mi aveva promesso i biglietti per il concerto dei coldplay ( pacco!) mi ha promesso che prendeva un gattino ( strapacco!!). E io continuo a fidarmi. Ho passato tutta la vita a fidarmi della gente, e nella maggior parte dei casi ho avuto ragione a farlo, ma con questa qui...
Morale, adesso ho proprio voglia di liberarmi dei tre simpatici diavoletti, due li imbarco giovedì mattina e l'altro, non so. La fedifraga non lo ritira più.
Se qualcuno è disponibile si faccia avanti. E' adoraaaaabile...

lunedì, giugno 18, 2012

guida del telefono francese

Francia, 18 giugno 2012, una cabina del telefono funzionante e... con una guida telefonica dentro, INTEGRA!
Giuro che non me lo sono inventato, ho dovuto fotografarla perchè poi avrei pensato anche io di aver sognato.
Sono stato in liguria, la mattina a Savona e il pomeriggio a Taggia per lavoro. Ho sforato con i tempi, alle 19 avevo meditazione a Dronero ma l'andamento degli appuntamenti mi ha reso evidente già verso le 16 che non ce l'avrei fatta.  Girare in auto per lavoro, solo, in posti belli ( il mare...) mi fa scivolare in uno stato d'animo particolare, a metà strada fra il gioioso e il melanconico.
Da Taggia la strada più breve, e più bella, per tornare su Cuneo è la val Roya. Ho lasciato quindi l'autostrada, ho fatto l'aurelia fino a Ventimiglia poi mi sono infilato fra le montagne per raggiungere il col di Tenda. Dato che non avevo più fretta mi sono fermato in un paesino lungo il torrente Roya a respirare quella particolare aria che profuma la stretta valle fra le montagne e il mare. In una boulangerie mi sono comprato due pezzi di pizza, spessa, speziata, nulla a che fare con la nostra margherita, e mi sono seduto in una piazzetta vicino alla fontana a mangiare. Di fronte al municipio poco distante si era appena consumato un comizio elettorale di paese per una qualche elezione locale, un gruppo di persone parlavano e ridevano attorno ad un tavolo apparecchiato per un rinfresco. Belle facce, sorrisi rilassati; ho messo a fuoco le scritte dei manifesti: Front Nazional. Peccato, speravo di andare a bere qualcosa in compagnia.
E poi ho visto la cabina del telefono. Non ho resistito e ho dovuto fotografarla. Qui da noi le guide del telefono sono un ricordo del passato, quando eravamo un popolo meno maleducato, egoista, menefreghista. Ogni tanto mi sento un po' fuori posto, sarà per via di questi viaggi in solitudine, dei posti belli che vedo, e mi sembra che una volta le persone fossero diverse. Non so, forse ero io che ero diverso.

martedì, giugno 12, 2012

arcobaleno

Questa sera tornando da Milano in treno ho visto un arcobaleno spettacolare. Sono partito da Torino alle 18,30 a all'altezza di Carmagnola mi sono accorto che un enorme arco multicolore riempiva il cielo contro le nuvole. Si vedevano perfettamente l'inizio e la fine dell'arco, mi è venuta voglia di saltare giù dal treno per vedere se davvero li sotto era nascosta la pentola piena di monete d'oro.
Miliardi di goccioline d'acqua accarezzate dalla luce del sole con la giusta angolazione possono trasformarsi in un'opera d'arte. E' una lezione, chiunque può trasformare se stesso se sollecitato nel modo appropriato.

domenica, giugno 10, 2012

evoluzioni

Ieri ero intelligente,
per questo volevo cambiare il mondo.
Oggi sono saggio,
per questo sto cambiando me stesso.

Sri Chinmay

venerdì, giugno 08, 2012

Mio figlio mi ha detto 1.0

Ultimamente mio figlio Nicolas e io ci vediamo un po' più spesso, prima o poi dirò anche perchè. Il fatto di vederci di più sta avendo come conseguenza che mi racconta delle cose. Alcune mi lasciano basito; per esempio: 
mio figlio mi ha detto 
che quando metti una foto su facebook la foto diventa di proprietà di Mark Zuckerberg che può farne quello che vuole per settanta anni! A parte che fra settanta anni anche Mark Zuckerberg sarà probabilmente morto o almeno inabile a smanettare su internet, ma poi cosa se ne fa Mark Zuckerberg di quella foto sovraesposta in cui taglio la torta del mio quarantaseiesimo compleanno? Averlo saputo prima mi sarei almeno dato una sistemata ai capelli. E poi, chi è questo  Mark Zuckerberg?
Da cosa nasce cosa così mi stanno venendo le paranoie: e se qualcuno potesse disporre a suo piacimento per settanta anni anche delle cose che scrivo sul blog? Quando registrandomi su blogspot.com ho cliccato il tasto in cui dicevo di aver letto il regolamento ho mentito. Ebbene si, lo confesso, non avevo letto un bel niente e adesso che ci penso potrei anche avere dichiarato che per il resto della vita devo invitare a pranzo una volta alla settimana il cognato di Mark Zuckerberg.

mercoledì, giugno 06, 2012

passaggio di venere (come un vero cowboy)


Erano anni che non dormivo più all’aperto, in particolare ricordo una volta alla fine dell’ultimo anno di liceo, eravamo in tre e abbiamo passato la notte ai giardinetti della nostra città, così, senza un motivo particolare. Da li in avanti il massimo dell’avventura sono state notti in tenda.
Ieri sera ci siamo trovati in 5 sul terreno dove 8 anni fa sono comparsi i cerchi nel grano, a Fossano; Otto anni fa a giugno c’è stato il primo passaggio di Venere davanti al sole, non è un caso se quei cerchi sono comparsi proprio in quel periodo, così abbiamo voluto tornare sul posto per questo secondo appuntamento.
La zona è isolata, con dei boschi che la circondano, molto silenziosa. Abbiamo acceso un falò e siamo rimasti li a raccontarcela fin verso mezzanotte. Poi gli altri sono tornati a casa mentre io mi sono sistemato il sacco a pelo vicino al fuoco. Nel frattempo è sorta la luna.
Il rumore del bosco di notte è particolare, a volte sembra di sentire dei passi, un botto, qualcuno che bisbiglia. Alcuni suoni arrivano direttamente dalle tue orecchie, la pressione del sangue o certi scricchiolii delle ossa. Di giorno non li senti perché sono coperti dal rumore della vita fuori. Fa un po’ paura perché fatichi a distinguerli da tutto il resto. Pensi: ”oddio, c’è qualcuno laggiù”, e invece sei solo tu, che esisti nonostante e quasi indipendentemente da te stesso.
Mi sono addormentato e mi sono svegliato molte volte, il fuoco piano piano si è spento, è scesa l’umidità mentre la luna saliva e splendeva sempre di più. C’erano delle nuvole che manco a farlo apposta passavano proprio sopra a dove ero coricato, tutte le volte che aprivo gli occhi le sorprendevo a comporre delle forme buffe o magiche o inquietanti contro l’oscurità del cielo.
L’ultima volta che mi sono svegliato è stato quando il cielo ha cominciato a schiarire, il sole stava per sorgere, proprio il momento in cui Venere sarebbe stato a metà della sua piccola eclissi.
C’era ancora la luna dall’altra parte, ho salutato tutti e tre i corpi celesti con un elegante inchino, un profondo respiro e una piccola danza di ringraziamento.
Poi ho tirato su la mia roba e dopo aver sistemato i resti del falò sono ritornato verso casa.  

sabato, giugno 02, 2012

Vandana Shiva


Cliccando il link qui sotto si può vedere il video che Daniele Quattrocchi, amico e socio della cooperativa Retenergie, ha realizzato durante l'intervento di Vandana Shiva del 25 maggio 2012 a Terrafutura, Firenze:
Ecologista e attivista, scienziata e filosofa, Vandana Shiva è una delle più autorevoli voci mondiali in difesa della natura e della sua biodiversità. Nata a Dehra Dun, in India, si è laureata in fisica quantistica presso l’Università di Western Ontario, Canada. Nel 1991, ha dato vita a Navdanya, un movimento per proteggere la diversità e l’integrità delle risorse viventi, specialmente dei semi autoctoni in via di estinzione a causa della diffusione delle coltivazioni industriali.
Alcune sue affermazioni:
"rinascita dei principi femminili e organizzazione della vita basata sull'amore"
"il mondo visto come una macchina è un modello di per se stesso violento e crea anche violenza"
"libertà di avere i semi, di fare agricoltura e avere buon cibo".
Grazie Daniele

venerdì, giugno 01, 2012

Condivido un regalo prezioso



Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma penserei tutto ciò che dico. Valuterei le cose, non per il loro valore, ma per ciò che significano.
Dormirei poco, sognerei di più, essendo cosciente che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce. Andrei avanti quando gli altri si ritirano, mi sveglierei quando gli altri dormono. Ascolterei quando gli altri parlano e con quanto piacere gusterei un buon gelato al cioccolato.
Se Dio mi desse un pezzo di vita, mi vestirei in modo semplice, e mi distenderei al sole, mettendo a nudo non solo il mio corpo, ma anche la mia anima. Dio mio, se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l’arrivo del sole. Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh, e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna. Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e con le labbra la carnosa sensazione dei loro petali. Dio mio, se avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che le amo.
Direi ad ogni uomo e ad ogni donna che sono i miei prediletti e vivrei innamorato dell’amore. Mostrerei agli uomini quanto sbagliano quando pensano di smettere di innamorarsi man mano che invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi! A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo. Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con l’oblio. Ho imparato così tanto da voi.  Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata. Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, l’ha catturato per sempre. Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall’alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi.
Da voi ho imparato così tante cose, ma in verità non saranno granché utili, perché quando mi metteranno in questa valigia, starò purtroppo per morire.
Dì sempre ciò che senti e fa’ ciò che pensi.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima. Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei, ti darei un bacio e ti chiamerei di nuovo per dartene altri. Se sapessi che oggi è l’ultima volta che sento la tua voce, registrerei ogni tua parola per poterle ascoltare una e più volte ancora. Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, direi “ti amo” e non darei scioccamente per scontato che già lo sai.
Sempre c’è un domani e la vita ci dà un’altra possibilità per fare le cose bene, ma se mi sbagliassi e oggi fosse tutto ciò che ci rimane, mi piacerebbe dirti quanto ti amo, che mai ti dimenticherò.
Il domani non è assicurato per nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l’ultima volta che vedi chi ami. Perciò non aspettare oltre, fallo oggi, perchè se il domani non arrivasse, sicuramente compiangeresti il giorno in cui non hai avuto tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio, il giorno in cui eri troppo occupato per concedere  un ultimo desiderio.
Tieni chi ami vicino a te, digli quanto bisogno hai di loro, amali e trattali bene, trova il tempo per dirgli “mi spiace”, “perdonami”, “per favore”, “grazie” e tutte le parole d’amore che conosci. Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti.
Chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerli.
Dimostra ai tuoi amici e ai tuoi cari quanto sono importanti.

Gabriel Garcia Marquez