Grande manifestazione a Roma sabato; siamo partiti con il pulman all’una di notte da Cuneo in 35, abbiamo raggiunto la capitale verso le 10 dopo un viaggio tranquillo. Sono riuscito anche a dormire, nonostante lo spazio ristretto fra i sedili. Ci siamo fatti un giretto per monumenti unendo così al’azione politica anche una coda di cultura, che non guasta mai. E poi alle 14 ci siamo riuniti con tutti gli altri in piazza della Repubblica. Il corteo era bello, ma proprio bello, colorato, allegro, musicale. Era la classica grande festa in cui tutti, grandi e piccoli, avevano il loro spazio. Noi ci eravamo vestiti da gocce d’acqua, con un telo sagomato che ci ricopriva fino al torace e da cui spuntava la faccia attraverso un buco. Due volte mi si sono avvicinati dei fotografi dicendomi che non avevano mai visto una goccia brutta come me! Sarà perché dal buco spuntavano occhiali e barba, non so.
La giornata era bella e il vento faceva garrire le bandiere azzurre dei vari comitati. Durante il percorso pensavo che queste manifestazioni fanno bene alla causa, certo, ma anche a chi vi partecipa. E’ come una iniezione di ottimismo, la percezione di essere in tanti a vedere il mondo in un certo modo; la condivisione di un fine e del mezzo per raggiungerlo, democratico, pacifico, solare.
Non bisogna mollare, il 12 e il 13 giugno dobbiamo andare tutti a votare.