Sono appena rientrato, sono le 20,30, questa mattina sono uscito di casa alle 7,30 per andare a Chiomonte per la mainfestazione. Sono stanco, mi bruciano gli occhi e la gola e ho male ai piedi. C'era tantissima gente, è questo è cosa buona, le voci ufficiali parlano di 60/70.000 persone, il che vuol dire che forse eravamo anche di più. E' impensabile che la politica non si renda conto di ciò che sta succedendo in val susa e in tutta italia ( perchè c'era gente da tutta italia) eppure tornando a casa in macchina ho sentito alla radio le reazione unanimi del mondo politico che si sdegnava e condannava fermamente le violenze...
Le violenze. E' vero, c'erano i soliti cento cretini vestiti di nero con caschi e fazzoletti che hanno passato tutto il tempo a tirare sassi alla polizia. Ma noi eravamo in settantamila, non in cento! Io c'ho perfino litigato con 'sti dementi; assieme alla mia amica Dulce ci siamo seduti a terra davanti alla barricata, proprio in faccia ai poliziotti, sperando che tutti gli altri facessero anche così, dimostrando che non abbiamo paura e che siamo sicuri e decisi nella nostra lotta. ma intorno e dietro a noi questi ragazzini, quasi tutti ventenni, continuavano a tirare pietre. Capisco che sono frustrati da un senso di inferiorità fisica, che sono disoccupati, che non riescono a trovarsi una donna con cui fare all'amore, che quando erano piccoli il loro papà magari li picchiava con la cinghia. Però cazzo non possono venire a sfogare le loro frustrazioni in un posto dove delle persone consapevoli stanno portando avanti una battaglia dalle implicazioni così grosse!
devo dire che questa cosa mi ha provocato un senso di amarezza così profondo che la bellezza di queste settantamila persone pacifiche e gioiose è quasi passata in secondo piano. Mi sono preso anche un "pacifista del cazzo" da un cinquantenne esagitato che si giustificava fra una sassaiola e l'altra dicendo che "lassù c'è mio figlio con tutti i poliziotti addosso". E bravo, sai che giovamento ne trae tuo figlio dalle ammaccature che provochi sugli scudi dei reparti antisommossa.
Del resto è inevitabile che all'interno di movimenti di persone così grossi ci siano elementi incontrollabili di questo tipo.
Non so cosa diranno sui giornali domani, ma la gente deve sapere che in val susa sta accadendo davvero qualcosa di grande, qualcosa che ha cominciato a rendersi visibile con il referendum di un mese fa.
E noi abbiamo il grande onore di convivere con questo momento bellissimo; non sprechiamolo.
PS ho respirato di nuovo un sacco di gas lacrimogeni, spero che alla lunga non mi facciano male.