sabato, giugno 30, 2012

feedback

Non so di preciso quanto stia circolando il mio libro, ma qualche copia è stata venduta; da qualche parte in copertina c'è l'indirizzo del blog, approfitto quindi per comunicare che ho attivato un nuovo interessante servizio per i miei utenti: in alto è magicamente comparso un tasto chiamato "Commenti a Segnali dalla Terra", nella pagina che si apre c'è l'invito a commentare il testo, sempre che se ne abbia voglia.
A me serve per capire dove posso migliorare e a voi, non so, per occupare costruttivamente alcuni minuti delle vostre già intense giornate.

martedì, giugno 26, 2012

paternità


Ieri mio figlio più grande è tornato dopo uno dei suoi lunghi viaggi per l'europa in autostop ( smack!), 


dopo mezza giornata abbiamo già litigato e mi sono fumato la prima sigaretta dopo un bel pezzo che avevo smesso ( harrg!).

 ... i figli so' piezz 'e core...

lunedì, giugno 25, 2012

altro giro, altra corsa

Venerdì sono andato alla Golena di Furlo, un luogo incantevole in provincia di PU ( sfido chiunque a identificare la provincia di PU senza ricorrere a google...). 
Sono stato invitato a presentare la cooperativa al raduno nazionale dei GAS, dove abbiamo firmato un importante accordo di collaborazione con il gruppo del mondo GAS che si occupa di energia.
La Golena di Furlo è un posto molto bello, riserva naturale incastrata fra le roccie di una gola a pochi chilometri da Fano, lungo l'antica via Flaminia che porta a Roma.
Il venerdì appena arrivato ho fatto un delizioso bagno nel torrente Candigliano che attraversa la gola in mezzo a querceti secolari, ho poi partecipato ai lavori e partendo, la domenica mattina, ho ancora avuto il tempo di fare un bagno nel mare a Fano nel'attesa di prendere il treno per Milano, dove mi sono fermato il pomeriggio per un altro incontro di presentazione. Sono arrivato a Torino la domenica sera e ho avuto la bella sorpresa di un invito inatteso, era quasi il giorno del mio compleanno e l'ho preso come un bel regalo. A Torino il 24 giugno è festa grande, c'è stato un bello spettacolo di fuochi d'artificio e tanta gente che girava per la città.
E il 25, cioè oggi, ma anche ieri dopo mezzanotte, ho festeggiato il mio quarantasettesimo compleanno.
Tanti auguri, nehhh?

venerdì, giugno 22, 2012

martedì, giugno 19, 2012

pacchinaggio

lo sapevo che mi pacchinavano: la stessa persona che mi aveva promesso i biglietti per il concerto dei coldplay ( pacco!) mi ha promesso che prendeva un gattino ( strapacco!!). E io continuo a fidarmi. Ho passato tutta la vita a fidarmi della gente, e nella maggior parte dei casi ho avuto ragione a farlo, ma con questa qui...
Morale, adesso ho proprio voglia di liberarmi dei tre simpatici diavoletti, due li imbarco giovedì mattina e l'altro, non so. La fedifraga non lo ritira più.
Se qualcuno è disponibile si faccia avanti. E' adoraaaaabile...

lunedì, giugno 18, 2012

guida del telefono francese

Francia, 18 giugno 2012, una cabina del telefono funzionante e... con una guida telefonica dentro, INTEGRA!
Giuro che non me lo sono inventato, ho dovuto fotografarla perchè poi avrei pensato anche io di aver sognato.
Sono stato in liguria, la mattina a Savona e il pomeriggio a Taggia per lavoro. Ho sforato con i tempi, alle 19 avevo meditazione a Dronero ma l'andamento degli appuntamenti mi ha reso evidente già verso le 16 che non ce l'avrei fatta.  Girare in auto per lavoro, solo, in posti belli ( il mare...) mi fa scivolare in uno stato d'animo particolare, a metà strada fra il gioioso e il melanconico.
Da Taggia la strada più breve, e più bella, per tornare su Cuneo è la val Roya. Ho lasciato quindi l'autostrada, ho fatto l'aurelia fino a Ventimiglia poi mi sono infilato fra le montagne per raggiungere il col di Tenda. Dato che non avevo più fretta mi sono fermato in un paesino lungo il torrente Roya a respirare quella particolare aria che profuma la stretta valle fra le montagne e il mare. In una boulangerie mi sono comprato due pezzi di pizza, spessa, speziata, nulla a che fare con la nostra margherita, e mi sono seduto in una piazzetta vicino alla fontana a mangiare. Di fronte al municipio poco distante si era appena consumato un comizio elettorale di paese per una qualche elezione locale, un gruppo di persone parlavano e ridevano attorno ad un tavolo apparecchiato per un rinfresco. Belle facce, sorrisi rilassati; ho messo a fuoco le scritte dei manifesti: Front Nazional. Peccato, speravo di andare a bere qualcosa in compagnia.
E poi ho visto la cabina del telefono. Non ho resistito e ho dovuto fotografarla. Qui da noi le guide del telefono sono un ricordo del passato, quando eravamo un popolo meno maleducato, egoista, menefreghista. Ogni tanto mi sento un po' fuori posto, sarà per via di questi viaggi in solitudine, dei posti belli che vedo, e mi sembra che una volta le persone fossero diverse. Non so, forse ero io che ero diverso.

martedì, giugno 12, 2012

arcobaleno

Questa sera tornando da Milano in treno ho visto un arcobaleno spettacolare. Sono partito da Torino alle 18,30 a all'altezza di Carmagnola mi sono accorto che un enorme arco multicolore riempiva il cielo contro le nuvole. Si vedevano perfettamente l'inizio e la fine dell'arco, mi è venuta voglia di saltare giù dal treno per vedere se davvero li sotto era nascosta la pentola piena di monete d'oro.
Miliardi di goccioline d'acqua accarezzate dalla luce del sole con la giusta angolazione possono trasformarsi in un'opera d'arte. E' una lezione, chiunque può trasformare se stesso se sollecitato nel modo appropriato.

domenica, giugno 10, 2012

evoluzioni

Ieri ero intelligente,
per questo volevo cambiare il mondo.
Oggi sono saggio,
per questo sto cambiando me stesso.

Sri Chinmay

venerdì, giugno 08, 2012

Mio figlio mi ha detto 1.0

Ultimamente mio figlio Nicolas e io ci vediamo un po' più spesso, prima o poi dirò anche perchè. Il fatto di vederci di più sta avendo come conseguenza che mi racconta delle cose. Alcune mi lasciano basito; per esempio: 
mio figlio mi ha detto 
che quando metti una foto su facebook la foto diventa di proprietà di Mark Zuckerberg che può farne quello che vuole per settanta anni! A parte che fra settanta anni anche Mark Zuckerberg sarà probabilmente morto o almeno inabile a smanettare su internet, ma poi cosa se ne fa Mark Zuckerberg di quella foto sovraesposta in cui taglio la torta del mio quarantaseiesimo compleanno? Averlo saputo prima mi sarei almeno dato una sistemata ai capelli. E poi, chi è questo  Mark Zuckerberg?
Da cosa nasce cosa così mi stanno venendo le paranoie: e se qualcuno potesse disporre a suo piacimento per settanta anni anche delle cose che scrivo sul blog? Quando registrandomi su blogspot.com ho cliccato il tasto in cui dicevo di aver letto il regolamento ho mentito. Ebbene si, lo confesso, non avevo letto un bel niente e adesso che ci penso potrei anche avere dichiarato che per il resto della vita devo invitare a pranzo una volta alla settimana il cognato di Mark Zuckerberg.

mercoledì, giugno 06, 2012

passaggio di venere (come un vero cowboy)


Erano anni che non dormivo più all’aperto, in particolare ricordo una volta alla fine dell’ultimo anno di liceo, eravamo in tre e abbiamo passato la notte ai giardinetti della nostra città, così, senza un motivo particolare. Da li in avanti il massimo dell’avventura sono state notti in tenda.
Ieri sera ci siamo trovati in 5 sul terreno dove 8 anni fa sono comparsi i cerchi nel grano, a Fossano; Otto anni fa a giugno c’è stato il primo passaggio di Venere davanti al sole, non è un caso se quei cerchi sono comparsi proprio in quel periodo, così abbiamo voluto tornare sul posto per questo secondo appuntamento.
La zona è isolata, con dei boschi che la circondano, molto silenziosa. Abbiamo acceso un falò e siamo rimasti li a raccontarcela fin verso mezzanotte. Poi gli altri sono tornati a casa mentre io mi sono sistemato il sacco a pelo vicino al fuoco. Nel frattempo è sorta la luna.
Il rumore del bosco di notte è particolare, a volte sembra di sentire dei passi, un botto, qualcuno che bisbiglia. Alcuni suoni arrivano direttamente dalle tue orecchie, la pressione del sangue o certi scricchiolii delle ossa. Di giorno non li senti perché sono coperti dal rumore della vita fuori. Fa un po’ paura perché fatichi a distinguerli da tutto il resto. Pensi: ”oddio, c’è qualcuno laggiù”, e invece sei solo tu, che esisti nonostante e quasi indipendentemente da te stesso.
Mi sono addormentato e mi sono svegliato molte volte, il fuoco piano piano si è spento, è scesa l’umidità mentre la luna saliva e splendeva sempre di più. C’erano delle nuvole che manco a farlo apposta passavano proprio sopra a dove ero coricato, tutte le volte che aprivo gli occhi le sorprendevo a comporre delle forme buffe o magiche o inquietanti contro l’oscurità del cielo.
L’ultima volta che mi sono svegliato è stato quando il cielo ha cominciato a schiarire, il sole stava per sorgere, proprio il momento in cui Venere sarebbe stato a metà della sua piccola eclissi.
C’era ancora la luna dall’altra parte, ho salutato tutti e tre i corpi celesti con un elegante inchino, un profondo respiro e una piccola danza di ringraziamento.
Poi ho tirato su la mia roba e dopo aver sistemato i resti del falò sono ritornato verso casa.  

sabato, giugno 02, 2012

Vandana Shiva


Cliccando il link qui sotto si può vedere il video che Daniele Quattrocchi, amico e socio della cooperativa Retenergie, ha realizzato durante l'intervento di Vandana Shiva del 25 maggio 2012 a Terrafutura, Firenze:
Ecologista e attivista, scienziata e filosofa, Vandana Shiva è una delle più autorevoli voci mondiali in difesa della natura e della sua biodiversità. Nata a Dehra Dun, in India, si è laureata in fisica quantistica presso l’Università di Western Ontario, Canada. Nel 1991, ha dato vita a Navdanya, un movimento per proteggere la diversità e l’integrità delle risorse viventi, specialmente dei semi autoctoni in via di estinzione a causa della diffusione delle coltivazioni industriali.
Alcune sue affermazioni:
"rinascita dei principi femminili e organizzazione della vita basata sull'amore"
"il mondo visto come una macchina è un modello di per se stesso violento e crea anche violenza"
"libertà di avere i semi, di fare agricoltura e avere buon cibo".
Grazie Daniele

venerdì, giugno 01, 2012

Condivido un regalo prezioso



Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma penserei tutto ciò che dico. Valuterei le cose, non per il loro valore, ma per ciò che significano.
Dormirei poco, sognerei di più, essendo cosciente che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce. Andrei avanti quando gli altri si ritirano, mi sveglierei quando gli altri dormono. Ascolterei quando gli altri parlano e con quanto piacere gusterei un buon gelato al cioccolato.
Se Dio mi desse un pezzo di vita, mi vestirei in modo semplice, e mi distenderei al sole, mettendo a nudo non solo il mio corpo, ma anche la mia anima. Dio mio, se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l’arrivo del sole. Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh, e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna. Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e con le labbra la carnosa sensazione dei loro petali. Dio mio, se avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che le amo.
Direi ad ogni uomo e ad ogni donna che sono i miei prediletti e vivrei innamorato dell’amore. Mostrerei agli uomini quanto sbagliano quando pensano di smettere di innamorarsi man mano che invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi! A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo. Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con l’oblio. Ho imparato così tanto da voi.  Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata. Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, l’ha catturato per sempre. Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall’alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi.
Da voi ho imparato così tante cose, ma in verità non saranno granché utili, perché quando mi metteranno in questa valigia, starò purtroppo per morire.
Dì sempre ciò che senti e fa’ ciò che pensi.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima. Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei, ti darei un bacio e ti chiamerei di nuovo per dartene altri. Se sapessi che oggi è l’ultima volta che sento la tua voce, registrerei ogni tua parola per poterle ascoltare una e più volte ancora. Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, direi “ti amo” e non darei scioccamente per scontato che già lo sai.
Sempre c’è un domani e la vita ci dà un’altra possibilità per fare le cose bene, ma se mi sbagliassi e oggi fosse tutto ciò che ci rimane, mi piacerebbe dirti quanto ti amo, che mai ti dimenticherò.
Il domani non è assicurato per nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l’ultima volta che vedi chi ami. Perciò non aspettare oltre, fallo oggi, perchè se il domani non arrivasse, sicuramente compiangeresti il giorno in cui non hai avuto tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio, il giorno in cui eri troppo occupato per concedere  un ultimo desiderio.
Tieni chi ami vicino a te, digli quanto bisogno hai di loro, amali e trattali bene, trova il tempo per dirgli “mi spiace”, “perdonami”, “per favore”, “grazie” e tutte le parole d’amore che conosci. Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti.
Chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerli.
Dimostra ai tuoi amici e ai tuoi cari quanto sono importanti.

Gabriel Garcia Marquez