si può scoprire il proprio mistero solo a prezzo della propria innocenza
"spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile, finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza" A. Einstein
martedì, agosto 31, 2010
sabato, agosto 28, 2010
Appuntamenti importanti
VENERDI' 10 SETTEMBRE h 18 ITIS M. Del Pozzo C.so A. De Gasperi, 30 CUNEO
SABATO 11 SETTEMBRE h 16 parco della Vigna, v. S. Francesco di Sales, 188 CARMAGNOLA
Venite numerosi, vi si presenta l'incredibile occasione di conoscermi personalmente!!!
( a margine dell'incontro la presentazione della Cooperativa RETENERGIE e dei progetti fotovoltaici di azionariato popolare)
giovedì, agosto 19, 2010
martedì, agosto 10, 2010
funerali
E' morta mia nonna.
Domenica, nel suo appartemento a Torino; per fortuna c'era mio padre che era stato avvertito dalla signora - badante - che la accudiva.
Aveva 103 anni.
Non stava niente bene, almeno così penso io. Non parlava quasi più da molto tempo, passava le sue giornate seduta su una sedia o a letto. Però aveva un cuore che pompava come una macchina. Inarrestabile.
Tutto il resto cedeva lentamente, compresa la testa.
A me non piacerebbe finire così. Ho sempre in mente una storia sugli indiani d'america, non so se sia vera. Ad un certo punto il vecchio si alza, prende una coperta, la pipa, esce dal cerchio e si va a trovare un albero al centro della foresta. Ci si stende sotto, si copre e si addormenta. Punto.
Sembra tutto molto facile, non so.
Lo facessi io sicuramente mi imbatterei in una comitiva di Boy Scuot in uscita notturna, prima proverebbero a rianimarmi, poi chiamerebbero il 118 e aspettando l'ambulanza mi dovrei sorbire tutto il loro repertorio di canzoni melanconiche
L'altro giorno pensavo al testamento biologico, quella è una riflessione seria, considerate le distorsioni della medicina moderna.
Un bel momento lasciatemi andare, magari c'è qualcosa di molto bello, oltre la siepe.
Domenica, nel suo appartemento a Torino; per fortuna c'era mio padre che era stato avvertito dalla signora - badante - che la accudiva.
Aveva 103 anni.
Non stava niente bene, almeno così penso io. Non parlava quasi più da molto tempo, passava le sue giornate seduta su una sedia o a letto. Però aveva un cuore che pompava come una macchina. Inarrestabile.
Tutto il resto cedeva lentamente, compresa la testa.
A me non piacerebbe finire così. Ho sempre in mente una storia sugli indiani d'america, non so se sia vera. Ad un certo punto il vecchio si alza, prende una coperta, la pipa, esce dal cerchio e si va a trovare un albero al centro della foresta. Ci si stende sotto, si copre e si addormenta. Punto.
Sembra tutto molto facile, non so.
Lo facessi io sicuramente mi imbatterei in una comitiva di Boy Scuot in uscita notturna, prima proverebbero a rianimarmi, poi chiamerebbero il 118 e aspettando l'ambulanza mi dovrei sorbire tutto il loro repertorio di canzoni melanconiche
L'altro giorno pensavo al testamento biologico, quella è una riflessione seria, considerate le distorsioni della medicina moderna.
Un bel momento lasciatemi andare, magari c'è qualcosa di molto bello, oltre la siepe.
mercoledì, agosto 04, 2010
Marchionne, sveglia!
Alcuni giorni fa è stato pubblicato il resoconto delle Immatricolazioni auto della prima parte del 2010: le immatricolazioni del mese di luglio hanno fatto registrare un -25,97% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Malissimo le italiane (-35,46%), a causa soprattutto del calo della domanda di veicoli alimentati a GPL e metano.
In questi giorni si sta discutendo anche il futuro degli stabilimenti Fiat e di piani di sviluppo riguardano lo spostamento di linee di produzioni in paesi dove la manodopera costa di meno ( magari perchè è meno tutelata? Chissà...)
A questo punto io, che non sono Marchionne, mi chiedo: ma ragionano quelli che dirigono la Fiat? Anche un idiota si renderebbe conto che il mercato delle auto è a una svolta, un po' perchè mancano i soldi, e un po' perchè forse qualcuno si rende conto che arrivare al rapporti 1:1 fra cittadini e auto è un suicidio logistico e ambientale.
In questi giorni si sta discutendo anche il futuro degli stabilimenti Fiat e di piani di sviluppo riguardano lo spostamento di linee di produzioni in paesi dove la manodopera costa di meno ( magari perchè è meno tutelata? Chissà...)
A questo punto io, che non sono Marchionne, mi chiedo: ma ragionano quelli che dirigono la Fiat? Anche un idiota si renderebbe conto che il mercato delle auto è a una svolta, un po' perchè mancano i soldi, e un po' perchè forse qualcuno si rende conto che arrivare al rapporti 1:1 fra cittadini e auto è un suicidio logistico e ambientale.
Se tutti quei manager strapagati si sforzassero un po' magari potrebbero inventare qualcosa di alternativo alla produzione di auto per mantenere in vita le fabbriche, che' so, forse un'esperienza come quella della Volkswagen : "BERLINO – Dopo l’auto del popolo, ecco l’energia del popolo. .... La trovata rivoluzionaria è appunto la mini-centrale elettrica in casa, in cantina o nello sgabuzzino, che produce l’energia per l’appartamento o il villino dove vivi, e trasmette l’esubero di produzione di energia a un accumulatore, il quale la redistribuisce in rete. Almeno centomila mini-centrali in domicili privati, interconnesse tra loro, possono fornire la stessa produzione di energia di due reattori atomici o di due grandi centrali elettriche a carbone. A prezzi molto interessanti per l’utente, e con alta efficienza nel rapporto consumo-produzione di energia. L’accordo è stato raggiunto tra Volkswagen e Lichtblick, un’azienda che produce e fornisce energia elettrica nel nordovest della Repubblica federale."
Medita, Marchionne, medita...
Iscriviti a:
Post (Atom)