mercoledì, maggio 16, 2007

Aggiornamenti

  1. Domenica 20 sono a Cherasco CN ad una fiera sulle energie rinnovabili, sicuramente il pomeriggio, forse anche il mattino
  2. Ci stiamo facendo rifare tutti i preventivi e questo richiede qualche tempo, abbiate pazienza
  3. Con Luciano Fico e Giovanni Bert stiamo redigendo lo statuto dell'Associazione, si cercano volontari per il direttivo

venerdì, maggio 04, 2007

Ipotesi Cooperativa

Faccio seguito a quanto detto nell'ultimo incontro a Torino per aggiornarvi sullo sviluppo del nostro progetto.
Venerdì scorso mi sono visto con Davide Burdisso, consigliere della Cooperativa CORIM con sede a Fossano e stabilimento in zona Orti a Bra.
La cooperativa ha 5 soci, la sua attività è acquistare materiale plastico derivante da Raccolta Differenziata, triturarlo e fonderlo producendo diversi tipi di imballaggi sempre in plastica, principalmente cassette per orticoltura. Ha un fatturato medio mensile di 31.000 euro (dati del primo quadrimestre 2007) e la principale voce di spesa è la fornitura di corrente elettrica in quanto tutte le attrezzature, mulino, forno, stampo, refrigeratore, nastri di trasporto ed impilatori vengono azionate da motori trifase elettrici.
Hanno un contratto da 420 kw, per darvi un'idea la bolletta scorsa segnava un consumo di 36700 kw che moltiplicato per il costo dell'energia di circa 0,136 euro/kw dava un totale di oltre 5000 euro/mese.
A fronte di questi numeri la nostra proposta di installare dei pannelli fotovoltaici è stata ritenuta molto interessante. In pratica la cosa si strutturerebbe in questo modo:
noi entreremmo singolarmente nella cooperativa come SOCI SOVVENTORI con una partecipazione minima di 500 euro (costo di una singola quota stabilita nel loro statuto – max 100 quote a persona), chi vuole può aderire con cifre maggiori purchè multipli di 500. Quelle persone che intendono aderire con quote più basse possono farlo facendo confluire la loro adesione nella Associazione che stiamo valutando di fondare, così l’Associazione diventerà a sua volta un Socio Sovventore della Cooperativa. In questo caso sarà più difficile stabilire dei piani di rientro e degli interessi però credo che questo non sarà un problema data l'esiguità dell'investimento dei "piccoli". A differenza di una SRL non ci sono costi di ingresso dei soci in quanto non necessita di atto notarile.
a livello contabile verrà fatta una ripartizione delle attività della cooperativa in modo da rendere il settore Fotovoltaico chiaramente identificabile (un Settore Produttivo con il suo specifico Centro di Costo), dando così la possibilità a chiunque di verificare i costi e i benefici dell'impianto. Ci viene offerto comunque di incrementare il Consiglio di Amministrazione (oggi formato da 3 soci) ed inserire al suo interno un posto per noi, in modo da essere sempre aggiornati sugli sviluppi.
3. annualmente a seguito della chiusura del Bilancio (approvato dall’Assemblea dei Soci) la Cooperativa indicherà gli utili ottenuti, divisi per Settore; attingendo dal “settore fotovoltaico” verranno distribuite ai soci sovventori le rivalutazione delle quote sociali. Il tasso medio di interesse deve essere ancora calcolato in base al tipo di investimento però è senz'altro maggiore di quello calcolato con il progetto precedente che prevedeva la "vendita totale di energia". Questi utili possono venire ritirati dai soci sovventori o possono restare nella cooperativa in modo da poter essere reinvestiti (ipotesi di ampliamento dell'impianto dopo il secondo anno)
dato che il capannone ha una superficie molto vasta (800 mq), con un tetto in cemento prefabbricato rivestito di lamiera decisamente poco inclinato e con pendenze delle falde est-ovest, sembra opportuno valutare di fare un impianto su tetto con inseguitori in modo da avere sia il contributo che la resa maggiori, inoltre dato che la Cooperativa sta valutando di fare degli interventi di razionalizzazione energetica (sostituzione motori elettrici ad alto consumo, installazione inverter, ecc) il contributo del Conto Energia per il fotovoltaico sarà maggiorato dal 5 al 10%.
la dimensione dell’impianto può andare dai 10 a 200 kw (max 50 Kw per il conto energia) in quanto i loro consumi sono molto alti, tutto dipende dai soldi che si raccolgono
il Vicepresidente della Cooperativa è a disposizione di chiunque voglia andare a darci un’occhiata (allego foto).

A questo punto occorre rifare i conti che vi ho mostrato all’incontro di Torino inserendo i nuovi parametri (non più vendita totale ma scambio sul posto, impianto su tetto non integrato, inseguitori, incremento della tariffa incentivante dovuto all’adeguamento dell’efficienza energetica dell’edificio), dopodiché si ipotizza un piano economico, si raccolgono le adesioni in modo da sapere di quale cifra disponiamo, si fanno rifare i preventivi e poi si può cominciare.
Aspetto a stretto giro di posta commenti e soprattutto qualcuno che mi dia la sua disponibilità per seguire da vicino alcuni degli obiettivi indicati.

martedì, maggio 01, 2007

eccì!


Lo ammetto, mi sono un po' insabbiato. Ho cominciato con l'allergia una decina di giorni fa e questa cosa mi sbatte sempre un po' a terra. Fino a 6 anni fa più o meno mi curavo in modo tradizionale, antistaminici e nei momenti peggiori cortisonici. Poi però mi sono stufato e ho deciso di passare ai metodi naturali. Unico problema: bisogna cominciare la cura almeno due mesi prima del periodo presunto di attacco allergico. Figuraiamoci se io con la testa che ho mi ricordo a marzo di prendere le goccine per l'allergia! Tutti gli anni me ne dimentico, così tutti gli anni mi faccio cogliere dai pollini completamente impreparato. E va bè, non durerà molto, il periodo peggiore dura circa un mese, ho quindi già quasi passato metà del tormentone starnuti, occhi che bruciano, naso tappato, asma, ecc... ecc... eccì!

Sappiate comunque che ho visto la cooperativa che ricicla plastica e che penso che abbiamo fatto bingo! Appena riesco a disinsabbiarmi relaziono.