domenica, aprile 25, 2010

ho partecipato a un corso di narrativa. la prof mi ha chiesto qual'è l'ultimo libro che ho letto e io non ho saputo rispondere. non mi ricordo più nulla. ho il cervello che sta friggendo piano piano. ho fatto togliere il collegamento del blog dal sito della cooperativa della quale sono presidente perchè se i soci sanno in che mani sono se la danno a gambe di corsa. al corso ho portato un racconto intitolato UCRAINA che avevo pensato come un monologo per uno spettacolo teatrale. mi ha detto di riscriverlo calandomi più dentro al personaggio. ho paura ad affondare le mani nella realtà. piano piano mi vorrei staccare da tutto. lentamente, senza dare disturbo.

domenica, aprile 11, 2010

proviamo a riaprire

Che botta, mi sto appena riprendendo. Cota presidente della Regione... va bè, meglio lui di un berlusconiano.
Mi sto preparando per andare a teatro a sentire un concerto di Paolo Fresu, la musica cura le ferite dello spirito. Sono un po' stanco perchè arrivo da un incontro vicino a Torino dove ho parlato di Retenergie. Il tempo non era bello e la cosa mi ha disturbato un po', come al solito; anche la platea non era delle più stimolanti, addirittura alcuni non sapevano la differenza tra energia da fonti rinnovabili e l'altra. Effettivamente io dò per scontate molte cose quando parlo in pubblico.
Ieri invece ho accompagnato a Torino mio figlio Nicolas ed un suo amico, sono andati al Torino Comincs Festival, o qualcosa del genere. Io li ho lasciati al Lingotto e me ne sono andato lungo il Po a fare una passeggiata. Il tempo era splendido e io, lo confesso, amo Torino in questa sua veste primaverile. Il fiume fra gli alberi, le coppiette in bicicletta, le canoe che scivolano sull'acqua. Avrei quasi voglia di tornare a vivere in città. Tutta questa vita salubre in campagna mi ha un po' stufato. Però meglio ancora sarebbe andare a vivere al mare. La settimana scorsa sono andato ad un incontro a Genova sempre per la cooperativa e anche lì me la sono goduta. Immagino che viverci sia un'altra faccenda, però andare via la sera mi è un po' dispiaciuto.