lunedì, dicembre 03, 2012

ferrovie dello stato



Le ultime volte che sono andato in treno ho goduto ed ho subito situazioni degne di essere riportate:
  1. telefonista invadente: di fronte a me si siede una donna di mezza età piccola e tarchiata, per metà del tragitto parla al telefono ad alta voce con il suo amante stuzzicandolo con allusioni esplicite ai bei momenti trascorsi a letto assieme e con recriminazioni per il ruolo di donna oggetto al quale lui l’avrebbe relegata. Considerazione personale: quando vedo una donna inconsciamente la classifico come sessualmente Pregnante o Inconsistente; quando scopro che una Inconsistente per qualcuno è Pregnante resto basito.
  2. velocità: uno sguardo distratto allo schermo LCD pendente lungo il corridoio: velocità attuale 300 Km/ora. Perbacco, e non mi si sono neppure spettinati i capelli!
  3. tristezza: sabato, ore ventitré, in attesa di una coincidenza al riparo umido di una pensilina male illuminata. Due giovani maschi discutono di non so cosa - motori truccati, rigori annullati?- appoggiati ad un muro, sono visibilmente ubriachi, si agitano, uno tiene in mano un paio di scarpe da ginnastica. Se ne vanno ognuno per la sua strada dopo essersi insultati. Dieci minuti, mentre il mio treno finalmente parte, li scorgo di nuovo insieme dall’altro lato della stazione, lo scambio di idee non era terminato.

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