giovedì, ottobre 27, 2011

Ma tu, sei felice?

Normalmente non rispondo a chi commenta senza firmarsi, ma in questo caso è diverso, la domanda è talmente astratta da risultare spersonalizzata e spersonalizzante.
Potrei rispondere con un'altra domanda: cosa vuol dire essere felici? oppure: e tu? ma sarebbe un espediente per non rispondere. Da quando ho aperto questo blog ho pattuito con me stesso che sarei stato onesto, nei limiti del rispetto della riservatezza altrui.
E quindi mi impongo una risposta secca.
Si.
Però anche no, certe volte.
Ci sono dei momenti in cui sono felice e momenti in cui non lo sono, e altri in cui sono felice ma sono consapevole che esistono istantaneamente altre dimensioni di felicità e infelicità parallele.
Adesso mi sto innamorando, per esempio, e quando concentro il mio sentire su questo stato sono felice, però nella mia mente e nel mio cuore ci sono dei vortici che spostano masse d'aria considerevoli. E devo dire che la capacità di vivere stati e percezioni differenti contemporaneamente mi affascina, è come spostare la visione da uno spazio bidimensionale ad uno tridimensionale: nella stessa finestra ci stanno molti più elementi se li guardi prospetticamente.
In buona sostanza, si, sono felice, e l'empatia che provo a volte nei confronti della morte non deve trarre in inganno. Non è sintomo di depressione, ma curiosità per uno stato sconosciuto ma dalle forti connotazioni evocative, almeno per me che ho imparato ad osservarla attraverso gli occhi di Culture diverse.

6 commenti:

Guchi chan ha detto...

che domanda del... vabbè, stop, non voglio offendere nessuno. è che la felicità come stato permanente non esiste, o forse sono troppo volubile io, che cambio umore dieci volte o più al giorno! (adesso però sono felice anch'io perchè torno da una gita fotografica)

marco ha detto...

mio nonno diceva che l'unca domanda stupida è quella che non facciamo. Domandare è cosa buona e giusta, a condizione che si sia pronti per qualsiasi tipo di risposta.

Anonimo ha detto...

"Mi sto innamorando": alla tua età? Approfondirei il concetto. Dipende così tanto da questo, la nostra (tua, ma anche mia) felicità?
Urgono altre riflessioni, altri incontri, altri (momenti) libertini...

Un amico messo a nudo

Guchi chan ha detto...

mio padre diceva invece "chiedere è lecito, rispondere è cortesia", ma non è che certe domande costringono a una risposta falsa? non dico te, parlo in generale.

Anonimo ha detto...

saluti, marco e complimenti per la morosa della quale ti stai innamorando, sempre che sia un amore dichiarato, ovvero corrisposto.

saluti. anonimo salutatore.

marco ha detto...

x amico messo a nudo: mi costringi a utilizzare frasi banali e luoghi comuni del tipo che non esiste un'età per l'amore, e comunque ho detto, cito Guchi, che la felicità come stato permanente non esiste. Il fatto di essere in uno stato d'amore aiuta...
x l'anonimo: spero di non deluderti ma non ho detto di essere innamorato di una persona, sto invece cominciando a sperimentare una vita vissuta con amore. Non è semplice da spiegare ma chi mi consce probabilmente capisce cosa intendo, da quando ho preso in mano la mia vita sento che tutto fluisce in modo più leggero e amorevole.
x Guchi: da un po' di tempo a questa parte non credo più che qualcosa di esterno a noi stessi ci possa costringere a fare nulla. E' che troppo spesso ci piace addossare ad altri la responsabilità delle nostre scelte.