lunedì, febbraio 18, 2008

Energia

Ogni tanto mi metto a fantasticare. Ho 42 anni ma sono fondamentalmente un immaturo: non so cosa farò da grande, ho poca costanza nelle cose, i miei rapporti sociali sono drammaticamente complicati. Quando mi trovo di fronte a delle situazioni che non mi piacciono tendo a fuggire, se non fisicamente almeno con la testa, o con il cuore. Queste fughe a volte si trasformano in viaggi. Viaggi della fantasia, alla ricerca di scenari da sovrapporre alla realtà nuda e cruda.
L'italia di oggi mi fa paura. Non so quella di ieri; magari mi avrebbe terrorizzato, non sono il tipo che colora il passato di tinte pastello a prescindere.
E' per quello che tutti i giorni io sogno un po', per allontanarmi dall'odore sgradevole che si leva dai politici che non rappresentano altro che se stessi,, dai rapporti economici che seppelliscono la dignità dell'uomo sotto i simboli del profitto e del potere, dalla sottocultura dell'immagine e dalla ragione riconosciuta a chi grida più forte.
Uno degli scenari che preferisco ultimamente è la creazione di un modello di sviluppo saldamente nelle mani della gente. Uomini e donne che sono partecipi attivamente dei mezzi di produzione. Produzioni strategiche, intendiamoci. Come l'Energia.
Noi normalmente non pensiamo a ciò che è celato dietro a questa parola. Energia.
E' l'Energia che muove tutto, la produzione, la circolazione delle idee, la possibilità di spostarsi, e quindi in buona misura, la libertà.
Pensate se domani tutti i computer si spegnessero, i telefoni tacessero, le comunicazioni fossero tagliate, il carburante per gli spostamenti finisse. Perchè volendo qualcuno potrebbe portarci a ciò. Non succederà ma potrebbe succedere.
Ebbene, se riuscissimo a strutturare un sistema in cui l'energia che ci occorre, nelle forme in cui ci occorre, la producessimo noi?
Ve l'ho detto, sono un immaturo, mi perdo in fantasie senza senso. Certo che con i progressi scientifici che si stanno facendo nel campo dell'utilizzo delle fonti di energia rinnovabile... Chissà, una, dieci, cento cooperative che gestiscono degli impianti eolici, delle centrali solari tipo Sun Tower, magari degli impianti Kite Gen ...
Ci vogliono soldi, però in Italia siamo un bel po', basterebbe, che so, che 5 milioni di italiani mettessero 1000 euro ciascuno e si sarebbe radunato un bel gruzzolo.
Quando mi passano per la testa queste idee mi viene un caldo che non so, mi sento tutto... mi sento più vivo.
E' una bella sensazione; provare per credere

3 commenti:

Kia ha detto...

...prima volta che leggo il tuo blog...l'ho scoperto poco fa cercando la parola autoproduzione su google..io non ho 40 anni ma chissà com'è ci credo lo stesso nella possibilità di un cambiamento e rimango ancora stupita da chi non ci crede...l'energia è l'unica merce di scambio che noi paesi ricchi siamo costretti ad avere dal resto del mondo e quindi come è logico i nostri stati non ci stanno...siamo noi che dobbiamo DOMINARE :(...quando poi sento gente che trova stupido pensare al solare o eall'eolico (quando è già realtà per un sacco di gente!) ma si butta a capofitto nel nucleare (quando persone come Rubia dicono che-per mille fattori dal tempo alle scorie-è una strada sbagliata)...mi viene davvero voglia d'urlare...ma continuo continuo continuo nel mio piccolo a provarci!...ed intanto autoproduco, diffondo una cultora nuova e mi oppongo con tutte le mie forze!

marco ha detto...

Brava, non siamo soli, e anche se non sempre siamo visibili, creiamo una trama che sostiene il tutto.
Per curiosità, cosa autoproduci?

Anonimo ha detto...

hai ragione, pensa che per fare il lavoro che fa ogni giorno il contatore da 3kwh nelle nostre case ci vuole il lavoro continuativo di braccia e gambe di 30 schiavi. ed è anche vero che è l'energia stessa che ci ha portato alla democrazia perchè altrimenti saremmo occupati a far ben altro. cmq insisti, guardati già attorno e vedi cosa hai fatto in questo anno: era prevedibile all'inizio? basta 5% di qua, costi dell'inverter di là, l'importante è che insieme ce la si fa, e questo impianto e queste persone ne sono la prova umana.
ciao, ele