Oggi sono andato ad arrampicare con degli amici in un bellissimo posto sopra Roccabruna, in Val Maira. E' stato piacevole, rilassante e divertente. Ero un po' fuori allenamento e mi sono stancato non poco, al punto che alla terza risalita non sono riuscito a superare un passaggio un pochino difficile e sono ridisceso senza arrivare in cima. Nulla di male, confrontarsi con i propri limiti a volte è uno stimolo a superarli; in particolare mi sono reso conto che sono un po' deboluccio di braccia, dato che mi piace arrampicare e voglio andarci ancora molte volte questa estate, dovrò allenarmi un po' a casa appendendomi da qualche parte e tirandomi su.
Alle sei poi quando sono tornato a casa sono andato con mio figlio, appassionato di manga e anime nonchè ottimo disegnatore, al cine a vedere "IL CASTELLO NEL CIELO" di quel genio di Hayao Miyazaki. Che film! Lo consiglio caldamente a tutti, è denso di emozione e di fantasia e allo stempo tempo così lieve e delicato. Il tema del volo è onnipresente nelle opere del maestro, eppure una delle frasi più significative del film è "gli uomini hanno deciso di scedere da Laputa ( il castello nel cielo) perchè si sono resi conto che non potevano vivere senza radici nella terra".
Chi sa qualcosa di meditazione ha ben presente cosa significa parlare di radicamento.
Grazie Hayao, grazie Nicolas per il film, e grazie ad Ati e Narti per la montagna.
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