lunedì, settembre 11, 2006

11 settebre

L'11 settenbre è una data importante, inutile fingere di ignorarlo: proprio oggi i miei tre ragazzi hanno cominciato scuola. La piccolina in seconda elementare, quello in mezzo la seconda media e il più grande la prima liceo scientifico. Questo momento per me segna un po' simbolicamente l'inizio dell'anno nuovo. Non averli più tutti e tre che gironzolano per casa senza sapere cosa fare tutto il santo giorno mi mette in uno stato d'animo diverso, riesco a concentrarmi di più su me stesso e su quello che voglio o devo fare. L'annata agraria si sta chiudendo, devo ancora trebbiare gli azuki poi ho finito con le colture di quest'anno e devo cominciare a pensare a cosa seminare per l'anno prossimo. Ci sono anche una serie di attività collaterali su cui riflettere, ad esempio lo shiatsu, ad ottobre dovrei dare la seconda parte delll'esame di fine corso e intanto iniziare il tirocinio, però confesso che non ne ho voglia! Quest'estate ho fatto pochissimi trattamenti, oltretutto mi è venuta una specie di infiammazione al pollice sinistro che mi impedisce di lavorare ( sarà psicosomatica?).
Nel frattempo mi è stata fatta la proposta di entrare in una compagnia teatrale per preparare uno spettacolo per l'anno prossimo: la cosa mi stuzzica anche se ho seri dubbi sulle mie capacità recitative e sopratutto sulla mia memoria.
Cosa stavo dicendo? A già, la proposta di recitare, se la persona che me l'ha fatta si fa risentire - è una cara ragazza, ma un po' persa nelle milla e una strade che segue contemporaneamente - credo che accetterò, ci sarà da divertirsi.
Nel frattempo sto valutando seriamente la possibilità di fare un impianto di produzione di energia elettrica con i pannelli fotovoltaici. Sarà un altro dei numerosi progetti sui quali fantastico e che non porto mai a compimento?
Sono partito dall'11 settembre e mi sono perso in divagazioni varie, in realtà una riflessione sulle torri gemelle volevo farla, o meglio, sulle ipotesi alternative alla versione ufficiale che tutti conosciamo. Non ne so molto, ma quel poco che ne so mi fa subito venire in mente certi romanzi di fantapolitica letti sotto l'ombrellone a ferragosto. Pazzesco, a chi può venire in mente che sotto tutto quel disastro ci siano le menti di uomini politici, finanzieri, servizi segreti di qualche nazione occidentale. No, no, questa volta non mi fregano, sono stufo di dubbi, incertezze, ho voglia di fidarmi di chi ci dice che noi siamo i buoni, che i cattivi sono gli altri, che quello che abbiamo costruito sia il migliore dei mondi possibili. Ho voglia di dormire il sonno del giusto. E a quello che mi troverò davanti il giorno che mi sveglierò non voglio pensarci, chissà, potrei anche non svegliarmi mai...

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