giovedì, maggio 07, 2009

il secolo della tivvù

Ho finito appena adesso di guardare annozero. Senz'altro non è stata una delle puntate migliori.
So che rischio di passare per moralista o vecchi bacchettone, ma i ragionamenti che faceva l'avvocato di Berlusconi, l'onorevole Ghedini così come leggere su alcuni giornali che il gradimento del presidente del consiglio resta tra il 65 e il 75% mi confermano nell'impressione che l'indice di Moralità degli Italiani stia inerosabilmente crollando verso minimi storici.
Pur di sentirsi parte , peraltro illusoriamente, del mondo che vedono e sognano alla televisione, milioni di italiani continuano a dare fiducia al capo del Popolo delle Libertà; si riconoscono in lui, pensano davvero che lui sia come loro ( riferendosi naturalmente agli aspetti più grossolani e rozzi del personaggio, perchè evidentemente gli italiani sono un popolo di volgari e furbesche macchiette).
Sono pronti a giustificare qualsiasi mancanza di educazione, di rispetto, di ritegno a fronte di una presunta efficacia nel raggiungimento degli obiettivi. Ci sarebbe da fare una riflessione anche sugli obiettivi, che oramai mi sembrano limitati al pararsi il culo, a tutti i livelli, in un vano tentativo di difendere il grado di benessere o potere acquisito.
Se si dovesse prestare attenzione alle notizie che arrivano attraverso i canali di comunicazione tradizionali, leggi televisione, si potrebbe davvero pensare che oramai si sia toccato il fondo, che la fine stia arrivando e che ce la siamo davvero meritata.
del resto la televisione è parte integrante di questo sistema volto a desensibilizzare la coscienza collettiva e quindi non deve essere presa come metro del grado di vitalità della società. Ci sono tante persone che lavorano per portare cieli e terra nuovi nel mondo, però nessuno ne parla. e questo è un problema, perchè poi la maggioranza delle persone va a votare senza sapere perchè e tutti quanti dobbiamo poi scontare questa mancanza di coscienza di una maggioranza composta da telemaleducati.

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