martedì, novembre 04, 2008

umani e suini



Confinante con Villafalletto, dove abito, c'è Vottignasco, un paesello di un migliaio e rotti di anime, umane, e diverse decine di migliaia di anime, animali, di razza suina. E' un paese ridente, a fine estate si celebra una sagra della salciccia e dei fagioli caratterizzata da grandi serate danzanti e lunghe tavolate su cui si gustano le tipicità gastronomiche locali derivanti dall'allevamento dei maiali, appunto e dalla coltivazione di legumi pregiati.
Dopo le ultime elezioni gli abitanti di Vottignasco - non tutti chiaramente - si vantavano fieri di avere raggiunto percentuali di preferenze alla Lega e al PDL ben maggiori del resto d'Italia.
Da mercoledì scorso, data dell'approvazione del decreto Gelmini sui tagli alla scuola, è cominciata a serpeggiare la notizia che la scuola elementare di Vottignasco verrà chiusa.
Chissà se gli abitanti umani di Vottignasco sono ancora tanto fieri di aver contribuito direttamente con il loro voto alla chiusura della loro scuola; sicuramente gli abitanti suini se ne fregano, per loro ci sono cose più importanti dell'istruzione nella vita...

5 commenti:

arfarff ha detto...

Per esempio pensare alla loro misera fine sempre incombente e alle condizioni indegne in cui vengono tenuti... E forse potremmo incominciare a preoccuparci anche noi uomini del nostro smodato uso di carne. Ci tocca da vicino molto più di quanto possiamo pensare se vogliamo finalmente prendere in considerazione che, soltanto in Italia gli animali da allevamento producono annualmente circa 19 milioni di tonnellate (19 miliardi di chili) di deiezioni a scarso contenuto organico, che non possono essere usate come fertilizzante, e che attualmente, lo smaltimento di questi liquami avviene per spandimento sul terreno, il che provoca un grave problema di inquinamento da sostanze azotate, che causa inquinamento nelle falde acquifere, nei corsi d'acqua di superficie, nonché eutrofizzazione nei mari.
Altro che allegre braciolate di paese...

marco ha detto...

In effetti anche io sono vegetariano, e il motivo è principalmente di tipo ambientale, appunto per le conseguenze che l'allevamento intensivo degli animali ha sull'ecosistema. Poi per le risorse che vengono sottratte all'alimentazione umana ( produrre un kg di carne richiede moltissima energia in più rispetto a produrre un kg di fagioli).
Infine per la migliore qualità energetico-vibrazionale del cibo di origine vegetale rispetto alla "carne morta".

marco ha detto...

... però ogni tanto una fetta di salame con burro fresco e pane ancora caldo me la mangio... ( dio come mi sento in colpa, non ditelo a nessuno!!!!!)

arfarff ha detto...

Un vegetarianismo antropocentrico, che escludo qualunque empatia verso gli animali... Mai sentito... Non si smette mai di imparare e di stupirsi... Insomma, tutti i tuoi argomenti ruotano sempre attorno all'uomo, all'uomo, all'uomo... Ma non trovi disumano trascurare sistematicamente le vite dei non umani? Cambiare il mondo, dici? A me pare di intuire dalle nostre chiacchierate sugli animali, caro Marco, che il tuo mondo nuovo nascerebbe già abbastanza vecchio, come vecchia è quella specie di sordo egocentrismo che spinge a ritagliare gli argomenti solo intorno all’uomo e al suo modo di vedere le cose...

marco ha detto...

lo so, questo è un mio limite, sono antropocentrico, di più, egocentrico. Devo fare i conti con questo aspetto del mio carattere senza ipocrisie. Non abbiamo tutti la stessa visione della vita, per fortuna.