domenica, ottobre 12, 2008

domenica bestiale

Una riflessione sulla gita in montagna di oggi, domenica. Sono partito con i cani, un’amica inglese, Claire con i suoi due figli e Sonia. Sonia per chi non lo sapesse è la madre dei miei figli, nonché la donna che ho sposato ben sedici e rotti anni fa. Tutt’oggi i nostri rapporti non sono molto chiari, siamo separati ma viviamo nella stessa casa portando avanti la famiglia come se fossimo ancora una coppia ( e per certi versi lo siamo, ad esempio andiamo in vacanza assieme), in due parole, tre contando l’articolo, un gran casino.
Ma non era di questo che volevo parlare, se a qualcuno interessa l’argomento possiamo formare un gruppo di lavoro specifico sul tema. Torniamo alla gita. Sonia e la sua amica Claire sono le tipe a cui interessa sapere più o meno quando si parte e pressappoco la direzione da prendere, nulla più. Una volta che hanno una borraccia e due panini nello zaino sono a posto, per loro la strada da fare, la meta da raggiungere o il tempo a disposizione per farlo importano poco. E in più ogni tre passi si fermano a fare una foto… Io invece sono tutto l’opposto, devo essere sicuro che il sentiero sia proprio quello, che alla tal ora si raggiungerà la macchina, e soprattutto quando cammino, io cammino, non faccio le foto. Ho anche un altro amico che fa così, Fabrizio ( ciao Fabri, tutto bene? Quand’è che ci vediamo?) Quando esce di casa con la macchina fotografica è la fine, non si va più avanti. Si, si, farà anche delle belle fotografie, però ogni tanto si mette a scattare i sederi delle ragazze per strada, tanto per dire.
Comunque, oggi il giro che abbiamo fatto è stato bellissimo, abbiamo percorso un tratto della Grand Cournis partendo da San Pietro sopra Monterosso Grana. Le foglie degli alberi stanno cambiando colore e camminare al loro cospetto ha un qualcosa di mistico e di misterioso assieme. I frassini poi, che compongono buona pare dei quei boschi, hanno delle sfumature dal verde al rosso che sono splendide. Però io, nonostante questo tuffo nella magia dei colori autunnali, dopo un po’ ho cominciato a dare segni di nervosismo, fra una sosta per una foto e una deviazione non programmata in un nuovo sentiero. Ad un certo punto mi è venuta la paranoia che ci eravamo persi e ho cominciato a pensare a tutto quello che avrei detto a Sonia quando il buio ci avrebbe colti nel profondo di un bosco con due bambini piangenti e nulla da mangiare e da coprirci per la notte imminente. Già che c’ero ho aggiunto al quadretto anche una pioggia imprevista e dei lupi che ci circondavano sbucati dal nulla.
Per fortuna non ho detto niente, perché dopo mezz’ora di cammino il sentiero si è trasformato in strada asfaltata e poco più in la è comparso il furgone col quale eravamo arrivati.
E così anche questa volta il nostro eroe è riuscito a scampare il pericolo e a tornare a casa sano e salvo. Che dite, sono troppo apprensivo?
Più tardi sono anche riuscito a fare un salto a Cuneo a firmare per l’abolizione del Lodo Olfano. Tutto sommato una giornata piacevole.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Marco, sono contenta che la tua giornata sia stata piacevole. Mio marito davvero scatta le foto dei sederi delle ragazze???

marco ha detto...

hmmmm..., chiediglelo tu stessa; magari questa sera, quando i bimbi dormono, dopo avergli versato un bicchiere di bianco, con le luci un po' più basse del solito mentre dalle casse dello stereo suona la tromba di Chet Baker. Potresti scoprire qualcosa di interessante.

Anonimo ha detto...

1) Il sedere (che nome triste: chiamarlo più poeticamente culo, con Tinto Brass?) delle ragazze è affascinante almeno quanto le foglie degli alberi in autunno.
2) Sì, sei troppo apprensivo. Pedala e non preoccuparti, domani arriverà lo stesso. Foto più, foto meno.
3) Lodo Alfano. Sul serio, contro cosa/chi cavolo hai firmato?
4) Luci basse, vino bianco, Chet Baker (tra l'altro, morì suicida)... Siamo sposati nella vita vera, Marco, mica in quelle dei film.
5) Infine, il fotovoltaico: consiglio il sito www.escoenergy.eu Storia interessante, mi sembra. Vorrei capire se si tratta di una bufala o di una possibile rivoluzione. Qualcuno ne sa di più?
Fabrizio - quello delle foto, quello del "Declino dell'impero americano" (a proposito, andatevelo a vedere, se non l'avete ancora fatto: io e Marco aspettiamo commenti!)

radha ha detto...

io ci stò sul gruppo di lavoro sulle foglie, sui culi ma sono anche i sederi di tinto brass (e che dire di quelli degli uomini?), sui sentieri interrotti e quelli che arrivano alla fine che è anche l'inizio, sui panini nello zaino, sul gran casino e sugli artisti nel declino americano e i lupi apprensivi...

marco ha detto...

troppa roba, io non riesco a seguire più di un discorso alla volta.
E' per questo che mi piacciono persone come Fabrizio o come Rahda, perchè sono eclettici. Un po' li invidio. Io sembra che faccia tante cose assieme, invece le sto facendo tutte una per volta, magari vicine vicine, così sembra quasi che siano contemporanee, ma in realtà vanno ognuna per conto proprio.