domenica, ottobre 09, 2011

riciclo

Alcuni giorni fa sono stato al mercatino dell'usato dell'Associazione Emmaus a Boves, filiale piemontese del grande movimento fondato da Abbè Pierre nel 1950.
Non ero andato li per fare compere ma per accompagnare una persona, sono però rimasto colpito dalla gran quantità di oggetti messi in vendita, tutta roba che qualcuno ha dato via perchè non serviva più. Mi sono segnato mentalmente alcune cose che mi potrebbero essere utili e tornerò senz'altro a fare la spesa appena avrò un po' di soldi da spendere. Ho visto un bel impianto stereo con giradischi, equalizzatore, radio mangiacassette e due casse a 50 €; piccolo particolare, non ho vinili a casa. Potrei cominciare a procurarmene, però ritorniamo al problema dei soldi, che in questo periodo non abbondano. Ho visto poi, e la cosa mi ha stupito un po', due sacche da golf, una aveva anche un bell'assortimento di mazze. Onestamente non so chi possa andare a comprare una sacca da golf in un mercatino dell'usato, mi sembra una contrandizzione in termini. Nella sezione dei libri c'erano alcuni numeri della rivista a fumetti L'eternauta; io ne ero un assiduo lettore, devo andare a tirare fuori dalla soffitta la mia collezione per vedere se qualcuno di quei numeri mi manca.
Al di là dell'aspetto economico, si trovano un sacco di cose utili per la casa ad un prezzo ragionevolissimo, trovo bello che agli oggeti sia data una seconda possibilità per essere utili.
Peccato che spesso questo non avvenga anche per gli esseri umani

3 commenti:

Guchi chan ha detto...

è vero, anch'io rimango sempre stupita dalle cose che si trovano nei mercatini dell'usato. ma quell'ultima frase che hai scritto... non sai quanto mi ci riconosco!

marco ha detto...

devo dire la verità, onestamente non ho mai creduto all'affermazione che le occasioni si presentino una sola volta, che perso il treno i giochi sono fatti, ecc...
Ogni mattina è una nuova occasione.

Anonimo ha detto...

Sicuramente nella vita si presentano molte occasioni: spesso però non riusciamo a riconoscerle e così le perdiamo.
Siamo un po' ciechi, un po' sordi..e , a volte, incontentabili...
Bò!
T.