venerdì, ottobre 21, 2011

meno uno

Ci siamo quasi, domani arriva il giorno fissato.  L'appuntamento è in un luogo sicuro, anonimo. L'apparente ovvietà della scelta fa da cortina, sarà impossibile individuarci. Arriveremo da tutta italia, a piccoli gruppi. L'importante è non attirare l'attenzione.
I suggerimenti sono i soliti: vestiti in modo ordinario, partendo da case in cui una normale famiglia ci saluta, o addirittura dal posto di lavoro; utilizzando mezzi di trasporto consueti, magari ottimizzando, viaggiando assieme per risparmiare denaro ed emissioni nocive. E intanto si può cominciare a PARLARE, a PENSARE.
Piano, non devo farmi trascinare dall'emozione, potrei mettere a rischio tutto il progetto dicendo troppo. Sicuramente qualcuno di LORO sta leggendo queste parole, potrebbe capire e tentare un gesto disperato.
Perchè oramai è evidente che l'onda si muove, che la massa critica si sta formando e fra poco sarà l'inerzia stessa a mandarla avanti.
Abbiamo attivato il meccanismo, il processo è in atto.
Usiamo termini strani, incomprensibili ai più per comunicare le nostre intenzioni: democratizzazione energetica, azionariato popolare, consapevolezza, autocoscienza.
Parole in codice, CHIAVI.
Perchè il mostro scopo è aprire porte, immaginare percorsi, cercare la linea dell'orizzonte con gli occhi socchiusi e poi, con un balzo, superarla.
Le coordinate, per chi sa interpretarle, sono Reggio Emilia, sabato 22 ottobre h 15 presso la sala tricolore dell'Hotel Europa in viale Olimpia 2.
Parola d'ordine: RETENERGIE
L'ingresso è libero, lo spirito anche.

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