giovedì, aprile 17, 2008

Ruota


Ieri ero - continuavo ad essere - di cattivo umore.
La giornata invece era splendida, il cielo lavato dalle pioggie degli ultimi giorni.
Mi è venuto in mente che tanti anni fa ogni tanto accompagnavo i miei genitori ad un vecchio mulino ad acqua dove un signore anziano macinava il nostro grano per fare la farina.
Ricordavo che il vecchio mugnaio era morto e che il mulino era stato lasciato in abbandono.
Ho preso la macchina e sono partito, sperando di ricordare ancora la strada.
Ho raggiunto il posto a metà mattina: un sogno! Abbandonato, diroccato, ma comunque ricco di una forza e di una intensità evocativa al limite dell'onirico.
Un luogo d'acqua e di roccia.
Con questa ruota bloccata dalla terra e dai rovi ma in potenza pronta a riprendere l'inesorabile, lento e magnifico movimento di un tempo.
Il Movimento del Tempo.
Circolare, ipnotico, ciclico.
Anche la notte più buia finisce in un'alba.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Pensi che possa essere la base per il secondo progetto di generazione elettrica cooperativa?
Sulla rete tempo fa lessi molto bene a proposito del microidroelettrico. Chissà se un vecchio mulino ha "incorporata" per sempre la concessione dello sfruttamento del salto, anche se si passa da uno sfruttamento meccanico ad uno sfruttamento per fini elettrici. Bisognerebbe anche sapere di chi è la proprietà, e coinvolgere i proprietari.
Di mulini abbandonati per l'Italia credo ce ne siano parecchi, potrebbe essere un bell'esempio.
In bocca al lupo,
Angelo

marco ha detto...

E' una cosa di cui potremmo discutere il giorno dell'inaugurazione, il 10 maggio.
Parlando con i vicini mi è stato detto che circa due anni fa i figli del mugnaio hanno venduto, ma non ho saputo a chi, in comune mi hanno detto di ripassare la prossima settimana perchè la persona che potrebbe darmi indicazioni sui nuovi proprietari è assente.
Vedremo.
Avessi i soldi me lo comprerei io e poi mi trasferirei li senza però toccarlo minimamente ( che romanticone...).

Anonimo ha detto...

Una ruota così vale davvero la pena di non toccarla,produrrebbe troppo poco.
sotto i 20 kW inoltre non si ha l'incentivo di 22 cent al kWh, men che meno la vendita di energia. solo scambio sul posto.
se avete voglia di "divertirvi" POTENZA(w) = salto (metri) *9.81* portata (l/s) *0,7 (rendimento)

Anonimo ha detto...

Bravo, ci hai riportati tutti con i piedi per terra!

Anonimo ha detto...

ok, forse è stupido dirlo, ma mi fai commuovere. Ecco, l'ho detto. Ma che ci posso fare? Se mi accorgo che c'è ancora qualcuno che sente il bisogno di fare qualcosa per questo mondo e la fa io provo un senso di... un miscuglio tra tristezza, felicità, invidia, rispetto... è difficile spiegare. Io penso e parlo, parlo... non ho il coraggio di buttarmi, di fare, di cambiare. Ogni tanto dico che sto aspettando il mio momento di follia per scappare dal mio quotidiano e andare a vivere in una campagna lontana dal mondo... quando "incontro" persone come te capisco invece che riuscirò a farlo solo quando avrò un momento di lucidità.
p.s. avendo la tua età e parlando in questo modo, forse si capisce che ho problemi di crescita anch'io!
comunque grazie per avermi regalato delle belle sensazioni!
un sorriso Laura
p.p.s. sarai anche di Cuneo, ma terrone come me!

marco ha detto...

Cara Laura, detto fra noi – che non si sappia troppo in giro – è stata una scelta obbligata. Mi sono ritrovato a quarant’anni suonati con un matrimonio finito nella tazza del cesso ( non ho ancora avuto il coraggio di tirare la catenella ma lo farò prima o poi ), ustioni di secondo grado sull’ottanta per cento della superficie del muscolo cardiaco, i figli in piena crisi adolescenziale, un lavoro bello ma che da poche soddisfazioni economiche. Che dovevo fare?
Per citare Kerouac in Sulla strada:
“Dove andiamo?”
“Non lo so, ma dobbiamo andare.”

berry write ha detto...

gli amici di radha sono anche i miei, quindi:
piacere di conoscerti!

marco ha detto...

Mi dai una bella notizia, sapere che radha mi considera un amico mi riempie di gioia.
Attenzione però, per me l'amicizia è una cosa seria ( sarà per questo che non ho amici...?)

berry write ha detto...

ahahahahahah!

Anonimo ha detto...

Caro Marco, ieri sono andata a fare shopping in libreria e ho comprato "sulla strada", ma anche "e venne chiamata due cuori". Spero di avere il tempo di leggerli durante questo lungo ponte che passerò nella mia terronia, magari seduta su uno scoglio mentre prendo il sole. Volevo dirti che come il tuo anche tanti altri matrimoni finiscono nella tazza del cesso, pure il mio, ma devi tirare presto la catena, che poi si sprigionano i cattivi odori!! Hai progetti per i prossimi 40 anni? :) ehehe! Scherzo! Sono troppo intelligente per stare con un uomo! Le donne... oddio, non ce la faccio a pensare di dover toccare parti di un corpo femminile che non sia il mio! Tutto questo per augurarti un buon fine settimana!
Laura

marco ha detto...

Perchè chiami la tua terra terronia?

Anonimo ha detto...

con un po' di ritardo... Non è mica una cosa negativa. La terra per me è importante quanto il sangue che mi scorre nelle vene. Quando dico che sono terrona è perché ho un rapporto quasi viscerale con la mia terra d'origine. Terrrra. Lo senti? Col mio accento sembrano esserci più di 2 erre, infatti vibra dentro anche il suono. Buon fine settimana!
Laura

marco ha detto...

Occhèi. Ti è piaciuto "sulla strada"? Premetto che è un libro che io avevo letto tantissimi anni fa, quando ero ancora giovincello. Recentemente l'ho regatato a mio figlio sedicenne e ne ho approfittato per riprenderlo in mano. Confesso che ho avuto un moto di nostalgia per quella visione della vita così deresponsabilizzata.