(ANSA) - LONDRA, 22 OTT - Il “picco” della produzione mondiale di petrolio è stato raggiunto nel 2006: è quanto afferma il gruppo di ricerca tedesco Energy Watch Group, in un rapporto presentato oggi a Londra.
Inutile quindi aspettarsi un rapido ritorno a livelli “normali” dei prezzi del barile, che ha sfondato quota 90 dollari la scorsa settimana: secondo la ricerca, la produzione mondiale - ferma l'anno scorso a 81 milioni di barili al giorno - è destinata a scendere a 58 milioni nel 2020, e a 39 milioni nel 2030. Sarebbe quindi inevitabile, se si realizzassero queste previsioni, un aumento del prezzo del petrolio, a fronte di una crescita costante della domanda - con conseguente rischio di guerre e rivolte in tutto il mondo.
I dati diffusi dall'Energy Watch Group sono in netto contrasto con quelli dell'Agenzia Internazionale dell'Energia, che prevede una produzione in crescita nei prossimi decenni, fino a 116 milioni di barili al giorno nel 2030. (ANSA).
Inutile quindi aspettarsi un rapido ritorno a livelli “normali” dei prezzi del barile, che ha sfondato quota 90 dollari la scorsa settimana: secondo la ricerca, la produzione mondiale - ferma l'anno scorso a 81 milioni di barili al giorno - è destinata a scendere a 58 milioni nel 2020, e a 39 milioni nel 2030. Sarebbe quindi inevitabile, se si realizzassero queste previsioni, un aumento del prezzo del petrolio, a fronte di una crescita costante della domanda - con conseguente rischio di guerre e rivolte in tutto il mondo.
I dati diffusi dall'Energy Watch Group sono in netto contrasto con quelli dell'Agenzia Internazionale dell'Energia, che prevede una produzione in crescita nei prossimi decenni, fino a 116 milioni di barili al giorno nel 2030. (ANSA).
2 commenti:
e già, siamo sul piccooooo! godiamoci la vista da quassù perchè come ha fatto notare Al Gore non sappiamo ancora bene che forma abbia il versante della discesa.... a detta di qualcuno lo abbiamo passato da qualche anno, ma poco importa:la realtà è questa, il petrolio facile da estrarre è finito, e il prezzo una volta tanto ne segnala la realtà. niente scuse per chi dice che la produzione aumenterà da qui all'infinito, è una bufala! petrolio&co in quanto risorse non rinnovabili sono esauribili, ossia finiscono.
quindi, anche noi facciamo tutti, oggi più di ieri, qualcosa per rendere questo "trapasso" il meno cruento possibile.
eleonora
Non so perchè, ma temo che il trapasso - e credo che il termine sia fin troppo appropriato..- sarà comunque doloroso. La valorizzazione delle fonti rinnovabili è maledettamente in ritardo rispetto alla gravità della situazione. Fra qualche anno i pochi cha hanno installato dei pannelli fotovoltaici si troveranno a doverli difendere con le unghie e con i denti.
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