domenica, aprile 08, 2007

I conti non tornano

Sono dieci giorni che faccio conti su conti per valutare la reale fattibilità dell'impianto. Non ho ancora finito però sono arrivato ad una consapevolezza importante: i pannelli fotovoltaici costano ancora troppo e producono ancora troppo poco.
Magari se fossimo a Pantelleria le cose sarebbero diverse, ma qui da noi il rapporto tra costi e rese è troppo sbilanciato. Attenzione, nel caso si parli di "scambio sul posto" il bilancio è più positivo, perchè la "resa" della corrente elettrica è valutata sugli 0,14 euro a Kw, ma per la "vendita totale" la resa va valutata su 0,09 euro a Kw, e questo, sopratutto dopo il ventesimo anno quando finisce il contributo, fa si che il bilancio rischi addirittura di andare in passivo.
A questo punto mi viene da pormi una domanda, ma hanno pensato i nostri politici a cosa succederà tra venti anni a tutti gli impianti che si vanno a costruire adesso?
Con alcuni volenterosi sto continuando a fare conti su diversi preventivi per vedere di arrivare ad una prioezione positiva, anche se di poco, e poi proporrò a tutti gli interessati di andare avanti lo stesso perchè il ritorno economico forse adesso non deve essere l'unico fattore determinante.
Però comunque ammetto di essere meno ottimista di un mese fa.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao Marco sono Vito, ti ho già scritto una volta.
Non abbandonare questo progetto!
si che i conti tornano!
solo che con la nuova finanziaria non conviene mettere i pannelli a terra... conviene molto di più installarli su un capannone e renderli parte integrante della struttura... in quel caso lo Stato paga 0,44 euro al kW per un impianto superiore ai 20kW.
se invece i pannelli vengono montati sopra il tetto senza integrazione architettonica in quel caso la cifra scenderebbe a 0,40 euro/kW per impianti superiori ai 20kW.

La cosa migliore dal punto di vista del ritorno economico sarebbe fare un impianto di 20kW, su una struttura per la quale si investa nel risparmio energetico... se la certificazione energetica rivela che con gli interventi effettuati si ha un risparmio del 60%, la tariffa al kW aumenta fino a raggiungere i 59,8 kW...
per gli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica è possibile accedere a finanziamenti e i soldi sborsati sono detraibili fiscalmente al 55 o al 36%... non ricordo
Ora non ho tempo... cmq ti scrivo una mail più dettagliata appena ho un po' di tempo.

marco ha detto...

Caro Vito, certo che non mollo. Però i conti vanno fatti bene. Purtroppo le ipotesi che proponi tu per il nostro progetto non si adattano in quanto noi dobbiamo fare una nuova società che non possiede immobili e non consuma energia elettrica ma la produce solo, quindi lo "scambio sul posto" non è possibile, e non abbiamo, come società, edifici vecchi o nuovi da ristrutturare per aumentare ulteriormente i contributi. Abbiamo valutato si di mettere i pannelli su una tettoia, ma alla fine paragonando il rapporto fra entità del contributo e resa con un impianto a terra con inseguitori, più o meno l'impianto su tetto e quello a terra si equivalgono perchè quello a terra con inseguitori rende circa il 20% in più.
Con tutto ciò, ripeto, non mollo e continuo a valutare ipotesi aiutato da persone di buona volontà che si stanno arrovellando con e per noi.

Luca Jonathan Panetta ha detto...

Ciao Marco,
sono venuto a conoscenza della tua idea qualche settimana fa ma non ti ho scritto mai, però ti ho seguito ed ho letto quello che hai scritto nel sito dedicato.
Forse i conti non tornano ma forse potrebbero tornare creando un impianto solare termico tipo quello creato dall'enel nella centrale di Priolo Gargallo. Mi rendo conto che per creare una piccola centrale di quel tipo c'è bisogno di grandi fondi e di grandi conoscenze ma si potrebbe provare. In alternativa ho pensato di proporre il tetto di casa mia come luogo dove disporre l'impianto. Vivo in provincia di RC e il sole non manca di certo. L'impianto sarebbe integrato con il tetto e quindi i centesimi sarebbero 0,40€. La dimensione del tetto è circa 70 metri quadri o forse di più, devo sentire mio padre per esserne sicuro.

Saluti
Luca.

Anonimo ha detto...

Ciao Marco, fra 20 anni lo stato non si pone problemi, tanto gli impianti,vista la minore efficenza, andranno sostituiti con altri più all'avanguardia.

I conti non tornano? ma per spese societarie? mi sembra strano! non facciamo neppure un finanziamento...

Anonimo ha detto...

ciao sono isa e sto valutando anche io la possibilità di un impianto fotovoltaico a titolo privato ma nonostante i miei calcoli più ottimistici, alla fine riesco solo a far pareggiare i conti, non ho nessun vantaggio nel sostenere la spesa!!! almeno come privato!!! questo perchè io dovrei farmi finanziare l'intero importo e tra una cosa e l'altra ammortizzerei la spesa in circa 20 anni, ovvero quando scade il contributo. Tutto questo non mi convince!l'ambiente sicuramente ne gioverebbe, e questo di per se sarebbe già un buon motivo per farlo...purtroppo non sono sufficientemente ambientalista

Anonimo ha detto...

Ciao Isa, effettivamente se si vuole fare un finanziamento si ha un ammortamento in 15/20 anni. Ciò nonostante non deve essere un freno,anzi, alla fine pagherai l'energia uguale ( ma attenzione,da qui a 20 anni voglio proprio vedere il prezzo del Kwh!!!) ma contriburai allo sviluppo di questa energia, e sarai indipendente energeticamente. NOn bisogna essere "troppo ambientalisti".
saluti

marco ha detto...

Per Isa, adottando la formula dello scambio sul posto, che mi pare di capire sia il tuo caso, devi tenere presenti 2 fattori: il contributo Conto Energia che dovrebbe servire a ripagarti dell'investimento in 15 o 20 anni come ha detto Simone, e il risparmio sull'energia da te consumata che si realizza fin dal primo anno. Infatti la prassi è questa: tu stimi il tuo consumo annuale di energia come privata ( o cone azienda se hai un'attività) e ti fai fare un impianto fotovoltaico di potenza leggermente superiore, da quando questo entra in funzione l'ENEL fa un conguaglio tra quanto produci e quanto consumi, se hai dimensionato bene l'impianto dovresti essere sempre in leggero eccesso di pruduzione e quindi non pagare nulla di bolletta. La produzione in eccesso nel caso dello Scambio sul posto non viene pagato dall'Enel.
In base a questo schema ci sono molti istituti di credito che finanziano al 100% l'impianto fotovoltaico per lo Scambio sul Posto usando come garanzia del mutuo il contributo ventennale, così tu non tiri fuori materialmente nessun soldo ma dal primo anno cominci a risparmiare sulla bolletta. L'unico neo di questo sistema apparentemente sicuro sono le manutenzioni ordinarie ( basse ) e quelle straordinarie (sostituzione dell'Inverter al decimo anno) quantificate nel 10% del costo dell'impianto, cosa di cui nessuno parla. Quest'ultima fa traballare un po' tutti i conti.

Anonimo ha detto...

Bella iniziativa...
A questo indirizzo trovate un software molto utile per lo studio di fattibilità dell'impianto fotovoltaico in conto energia.
http://contoenergia.blogspirit.com/archive/2006/12/21/software-simulazione-conto-energia.html
Inoltre vorrei sottolineare che invece di un impianto da 20 kW è forse più remunerativo fare 10 impianti da 2 kW o 20 da 1 kW. L'impianto è unico (20 kW) ma le persone fisiche intestatarie sono 10 o 20.