Eravamo tutti là, a guardare il cielo; gli occhi lucidi e la bocca spalancata.
Erano loro che ce lo indicavano, c’erano suoni e colori.
E fu allora che sentii il bambino. “Manca qualcosa” diceva, e sembrava voler piangere.
E fu allora che sentii il bambino. “Manca qualcosa” diceva, e sembrava voler piangere.
Allora staccai gli occhi dal cielo e li aprii dentro di me:
si, mancava qualcosa, soffocato dai suoni e dai colori.
Loro vennero e mi portarono via.
Adesso vago tra la folla; sembrano tutti più grandi di me, guardano il cielo e sono felici.
Loro vennero e mi portarono via.
Adesso vago tra la folla; sembrano tutti più grandi di me, guardano il cielo e sono felici.
Io riesco a appena a parlare. “Manca qualcosa” dico, e mi viene da piangere
2 commenti:
Se mi consenti la battuta, di cose ne manca anche un'altra: il tuo indirizzo e-mail o il tuo numero di telefono: come diavolo si fa a comunicare con te privatamente ?
Cari ssaluti e complimenti comunque per l'iniziativa fotovoltaica.
Leonardo Libero
Direttore di "Energia dal Sole"
www.energiadalsole.it
Chiedo scusa, ogni tanto il mio istinto poetico prende il sopravvento e non riesco più a controllarmi! l'indirizzo mail è nuovaterra@gem.it
Sabato 24 riesci a fare una gita in campagna? Ti aspetto per la riunione.
Marco
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