Perchè mi piace così tanto viaggiare? Non in vacanza intendo, ma spostarmi di quà e di là per l'Italia per lavoro. Tutte le settimane ma ne parto un paio di giorni o in treno o in auto per andare a incontrare persone diverse e parlare, parlare, parlare...
Fossi un fine psicologo sospetteri di instabilità, fuga dalla realtà, superficialità nella gestione delle relazioni. E invece no, sono un ex contadino con i piedi ben radicati in pachamama e dato che il mio lavoro comporta questi spostamenti mi adeguo. Però mi piace: la macchina che fila in autostrada, il rumore regolare del motore, la musica scelta accuratamente prima di partire.
Da solo o un compagnia poco importa, perchè anche se sono con delle altre persone dopo un po' entro in una dimensione in cui io divento il viaggio, lo spostamento attraverso lo spazio, e tutto ciò che mi circonda, comprese le persone, degli accessori.
Difatti fra tutte, la dimensione che più mi piace è quella che si crea quando faccio lunghi percorsi di notte con qualcuno vicino o dietro che dorme. La realtà attorno a me circoscritta dalla luce dei fari, il rumore della macchina addolcito dal buio - quella specie di strano rumoroso silenzio -, la musica messa piano in modo che possa sentirla solo io.
"Si, viaggiare, e la notte con i fari illuminare..."
3 commenti:
anche noi domani andiamo via
w d m r
che bello , viaggeremo assieme, almeno nello spirito, io parto per Pisa e torno venerdì sera.
Alhoa!!!
se vai a Pisa ti suggerisco di andare a cenare (o pranzare) dal Campano.
fidati.
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