martedì, giugno 21, 2011

tokyo anno zero

Ho appena finito di leggere Tokyo anno zero di David Peace. L'ho trovato per caso, come da parecchio tempo faccio sovente andando alla biblioteca di Savigliano. C'è uno scaffale sul quale espongono dei libri, non so con che criterio, forse di tipo cronologico. In realtà il mio amico editore Fabrizio mi ha detto che ogni giorno in italia vengono editi 100 o 1000 libri, non so, comunque un numero spropositato. Se questo è vero, e non ho motivo di dubitare della parola del mio amico editore Fabrizio, il criterio cronologico non è più determinante, occorre in ogni caso che il/la bibliotecario/a scelga discrezionalmente quali fra i 100 o 1000 libri editi quel giorno esporre.
Comunque sia io entro nella sala e mi fermo davanti allo scaffale, e guardo. Guardo le copertine, prima di tutto; leggo i titoli, valuto lo spessore, e poi ne prendo in mano uno, lo apro per vedere le dimensioni dei caratteri, leggo la quarta di copertina e se mi smuove qualcosa lo poso su un tavolino li dietro. Ripeto questa operazione due, al massimo tre volte. Poi mi volto verso i prescelti, li rimetto a posto uno dopo l'altro e l'ultimo che mi resta in mano è quello che porto via da leggere.
L'ultima volta c'è stata una variante, peraltro non eccezionale: il romanzo prescelto era Tokyo città occupata, dello stesso Peace, ma avendo letto che era il secondo libro di una trilogia, sono andato a cercare il primo, Tokyo anno zero, appunto.
Devo dire la verità, il susseguirsi dei fatti me lo sono perso, sopratutto a causa dei molti personaggi tutti con nomi giapponesi; io ho notoriamente poca memoria e dopo un po' ho cominciato a confondere persone e luoghi, considerato che è una storia di poliziotti e di omicidi le conseguenze sono facilmente prevedibili. Ma per quel che riguarda lo stile narrativo, le atmosfere, l'ho trovato eccezionale. Tutta la disperazione di un popolo schiantato e senza speranza, i luoghi e le anime trasformate in polvere dalla forza distruttiva della Bomba, tutto ciò è reso in maniera così vivida e reale da togliere il fiato. Un'umanità infestata dal senso della sconfitta e dai pidocchi "Mi prude e mi gratto. Gari-gari. Mi gratto e mi gratto finchè le braccia mi sanguinano sotto la camicia. Gari-gari."
Se il vostro spirito è saldo andate e leggetelo. ( così poi mi spiegate la trama)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi spiace ma non potrei leggere un libro così in questo momento perchè il mio spirito pur essendo saldo non lo reggerebbe..
In questo periodo ho bisogno di libri che infondino forza e speranza: quali sono??
Ciao!!

marco ha detto...

scusa ma un'occasione così non posso perderla... se vuoi ti posso mandare il mio ultimo romanzo, è un libro poco impegnativo, si legge in un giorno, massimo due e finisce bene. Se con un minimo di impegno riesci a trovare il mio indirizzo mail e mi scrivi, io ti rispondo allegandolo in formato pdf. Tutto aggratis, naturalmente, l'importante è che ti impegni a comprarne una carrettata di copie quando ( e se) me lo pubblicherano.
Marco

marco ha detto...

ps
per quel rompiballe che mi controlla l'ortografia: faccio errori perchè ho poco tempo per rileggere e da piccolo non ho fatto le scuole da dattilografo, quindi le dita mi si imbizzarriscono sulla tastera...
Marco

Anonimo ha detto...

lo leggo volentieri...
ma non so come trovare il tuo indirizzo .. Già scrivere qui per me è stata un'impresa, poi ho visto che cliccando su anonimo la risposta partiva e , allora, così ho fatto..
non è che mi piaccia chiamarmi anonimo ma vedo che si chiamano tutti così.. Io mi chiamo Teresa..

marco ha detto...

Cara Teresa, nella vita le cose belle bisogna conquistarsele. Ti assicuro che con un minimo di impegno il mio indirizzo mail lo trovi partendo dal blog.
E' una specie di caccia al tesoro.
marco

Anonimo ha detto...

Non sono molto convinta che nella vita le cose belle bisogna conquistarsele... la cosa più bella che mi è successa nella vita mi è arrivata per caso senza far niente--
la peggiore mi è arrivata anche se ci ho messo tutto il mio impegno per evitarla..
Per domani Tanti Auguri... mi è sembrato di capire che è giunto il tuo compleanno..
Teresa

marco ha detto...

hai ragione, come tutti i luoghi comuni anche quello della difficoltà delle cose belle è banalmente generalista. Resta il fatto che la sfida è aperta, riuscirà la nostra eroina a trovare l'indirizzo mail del povero marco?
Marco