martedì, agosto 10, 2010

funerali

E' morta mia nonna.
Domenica, nel suo appartemento a Torino; per fortuna c'era mio padre che era stato avvertito dalla signora - badante - che la accudiva.
Aveva 103 anni.
Non stava niente bene, almeno così penso io. Non parlava quasi più da molto tempo, passava le sue giornate seduta su una sedia o a letto. Però aveva un cuore che pompava come una macchina. Inarrestabile.
Tutto il resto cedeva lentamente, compresa la testa.
A me non piacerebbe finire così. Ho sempre in mente una storia sugli indiani d'america, non so se sia vera. Ad un certo punto il vecchio si alza, prende una coperta, la pipa, esce dal cerchio e si va a trovare un albero al centro della foresta. Ci si stende sotto, si copre e si addormenta. Punto.
Sembra tutto molto facile, non so.
Lo facessi io sicuramente mi imbatterei in una comitiva di Boy Scuot in uscita notturna, prima proverebbero a rianimarmi, poi chiamerebbero il 118 e aspettando l'ambulanza mi dovrei sorbire tutto il loro repertorio di canzoni melanconiche
L'altro giorno pensavo al testamento biologico, quella è una riflessione seria, considerate le distorsioni della medicina moderna.
Un bel momento lasciatemi andare, magari c'è qualcosa di molto bello, oltre la siepe.

1 commento:

Anonimo ha detto...

si, la vita è bella, ma l'attaccamento morboso, è terribile! in nome della morale e dei diritti alla vita... ma dove???
le mie figlie lo sanno.....non vorrei MAI essere tenuta in vita, se la mia testa e il mio corpo non ce la facessero piu da soli....o tutto o niente!!!
Isa