Ciao Flavia, sono Marco, quello dell'impianto fotovoltaico collettivo.
Ti scrivo per una cosa che non centra nulla con l'energia rinnovabile.
Sto seguendo sul blog di Travaglio la questione Catanzaro/Salerno, l'ultimo suo scritto mi ha veramente spaventato. Può anche essere che Travaglio sia un pazzo psicotico e che stia riportando i fatti in modo distorto,se così fosse la mia lettera non avrebbe senso, però onestamente non lo credo.
Se c'è qualcosa di vero in quelle cose ti chiedo come giornalista: come è possibile che i giornali, e quindi voi giornalisti, non vi sentiate in dovere di parlare di queste cose?
E se fosse vero ( ripeto, sempre col beneficio del dubbio) che i vostri "capi" non vi permettono di scrivere la verità su queste cose, come potete in coscienza lavorare ancora in posti e con persone così?
E' come se un chirurgo lavorasse in ospedale in cui non gli permettono di fare operazioni su dei malati di tumore ma solo interventi di chirurgia estetica.
Non esiste un giuramento di Ippocrate per i giornalisti?
Scusa lo sfogo ma sono veramente turbato.
Marco Mariano
Marco, non mi sembra che La Stampa sia molto tenera con questo governo e su come si sta comportando su varie vicende, dall'Alitalia alle questioni giudiziarie. Non per nulla, il presidente del Consiglio si è pubblicamente lamentato.
Non condivido il tuo giudizio sui giornalisti presi come categoria generica. All'interno di questa categoria ne esistono di diversi, ognuno fa la propria parte. Quelli che si occupano di giudiziaria sulla base dei documenti che di volta in volta hanno provano a raccontare. Quelli come me che si occupano di attualità provano a dare una visione della realtà diversa. E poi ci sono anche quelli che invece fanno manovre politiche ma nella quantità fisiologica presente in ogni categoria.
Ci sono contadini ladri che rubano sui finanziamenti, irrigano con acqua inquinata etc. e quelli che invece fanno con cura il proprio lavoro. E io non penso che tutti quelli che vivono con i prodotti della terra debbano andare a fare un mestiere diverso solo perché gli altri lo fanno male.
Sono tempi duri, lo so, lo racconto ogni giorno, ma non è prendendosela con i giornalisti che si risolvono i problemi.
Un abbraccio
Flavia Amabile
Blog Diritto di Cronaca
http://www.lastampa.it/amabile
Ti scrivo per una cosa che non centra nulla con l'energia rinnovabile.
Sto seguendo sul blog di Travaglio la questione Catanzaro/Salerno, l'ultimo suo scritto mi ha veramente spaventato. Può anche essere che Travaglio sia un pazzo psicotico e che stia riportando i fatti in modo distorto,se così fosse la mia lettera non avrebbe senso, però onestamente non lo credo.
Se c'è qualcosa di vero in quelle cose ti chiedo come giornalista: come è possibile che i giornali, e quindi voi giornalisti, non vi sentiate in dovere di parlare di queste cose?
E se fosse vero ( ripeto, sempre col beneficio del dubbio) che i vostri "capi" non vi permettono di scrivere la verità su queste cose, come potete in coscienza lavorare ancora in posti e con persone così?
E' come se un chirurgo lavorasse in ospedale in cui non gli permettono di fare operazioni su dei malati di tumore ma solo interventi di chirurgia estetica.
Non esiste un giuramento di Ippocrate per i giornalisti?
Scusa lo sfogo ma sono veramente turbato.
Marco Mariano
Marco, non mi sembra che La Stampa sia molto tenera con questo governo e su come si sta comportando su varie vicende, dall'Alitalia alle questioni giudiziarie. Non per nulla, il presidente del Consiglio si è pubblicamente lamentato.
Non condivido il tuo giudizio sui giornalisti presi come categoria generica. All'interno di questa categoria ne esistono di diversi, ognuno fa la propria parte. Quelli che si occupano di giudiziaria sulla base dei documenti che di volta in volta hanno provano a raccontare. Quelli come me che si occupano di attualità provano a dare una visione della realtà diversa. E poi ci sono anche quelli che invece fanno manovre politiche ma nella quantità fisiologica presente in ogni categoria.
Ci sono contadini ladri che rubano sui finanziamenti, irrigano con acqua inquinata etc. e quelli che invece fanno con cura il proprio lavoro. E io non penso che tutti quelli che vivono con i prodotti della terra debbano andare a fare un mestiere diverso solo perché gli altri lo fanno male.
Sono tempi duri, lo so, lo racconto ogni giorno, ma non è prendendosela con i giornalisti che si risolvono i problemi.
Un abbraccio
Flavia Amabile
Blog Diritto di Cronaca
http://www.lastampa.it/amabile
2 commenti:
Bella ed eterna la questione!
Il manicheismo non paga: sarebbe troppo bello poter separare in modo netto il bene dal male/ il giusto dall'ingiusto! Purtroppo ciò non è possibile e l'onesto e il disonesto convivono sempre in tutte le fazioni, gli schieramenti (soprattutto in politica). L'importante è che questa giusta affermazione (?) non ci induca a "lasciar correre", tanto le cose non cambieranno mai!
Luigi
mauretto: io mi chiedo xc fasciarci la testa?sarebbe giunto il momento di azzardare , nonn di dire:se io puntavo sul rosso... non è accaduto e stendiamoci un velo, ma se è uscito non puntiamo più la volta dopo, non avremmo più la probabilità dell85% ma solo del 48.65% per cui xc non provare il 'semaforo' semplice ma intrigante
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