lunedì, marzo 03, 2008

Trattore

Oggi sono andato con il trattore a fare un lavoro vicino a Fossano, ho fatto un viaggio di quasi un ora, e dato che sono una persona prudente mi è venuta l’idea di mettermi il casco di mio figlio. Lo ammetto, ero un po’ buffo, sul trattore cabrio col casco rosso fuoco. Per strada ho incrociato diverse persone che mi hanno guardato stupiti, un bimbo mi ha pure indicato alla mamma mentre la loro macchina mi superava. La mamma era una bella donna con i capelli scuri e gli occhiali da sole. Non mi ha degnato di uno sguardo, lei.
Già un’altra volta avevo suscitato scandalo a causa del mezzo di locomozione. Una mattina dovevo prendere l’aereo a Levaldigi, a pochi chilometri da casa mia, per andare a Roma ad un incontro al Ministero per faccende di agricoltura biologica. Mi alzo, mi vesto – giacca e cravatta – salgo in macchina e la maledetta non parte. Che fare? Non mi sono perso d’animo, sono salito sul mio trattore e sono andato all’aeroporto. Quando l’ho parcheggiato davanti all’ingresso mi sono sentito un po’ osservato. Forse il colore della cravatta non si intonava con gli schizzi di fango che ricoprivano la mia cara, vecchia macchina agricola.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...mitico.....! quanto avrei voluto vederti.
ele

marco ha detto...

Devo ammettere che in entrambi i casi, quello del casco e quello dell'aeroporto, c'era una buona dove di autocompiacimento e un pizzico di esibizionismo. Un amico mi ha fatto presente che a prendere l'aereo potevo anche andarci in bici.