venerdì, ottobre 28, 2011

e va bene, ve lo dico...

Accidenti, ma allora qualcuno che legge il blog c'è!
il mio ultimo post ha suscitato una serie di commenti sopratutto in forma privata. Siete curiosi? volete sapere di chi mi sto innamorando?
E va bene, ve lo dico, però per rispetto della privacy non dirò proprio tutto, diciamo la prima e l'ultima lettera del suo nome. Allora, la persona in questione ha il nome che comincia per M e finisce per O. Si, per O, avete letto bene. Dato che alcuni di voi questa persona la conoscono preferisco non andare oltre. E' il caso di dire che questa persona la conosco da una vita, ma solo in questi ultimi anni ho imparato ad apprezzarla veramente.
Se volete tentare delle ipotesi fatevi avanti, io mi sto divertendo un sacco...

giovedì, ottobre 27, 2011

Ma tu, sei felice?

Normalmente non rispondo a chi commenta senza firmarsi, ma in questo caso è diverso, la domanda è talmente astratta da risultare spersonalizzata e spersonalizzante.
Potrei rispondere con un'altra domanda: cosa vuol dire essere felici? oppure: e tu? ma sarebbe un espediente per non rispondere. Da quando ho aperto questo blog ho pattuito con me stesso che sarei stato onesto, nei limiti del rispetto della riservatezza altrui.
E quindi mi impongo una risposta secca.
Si.
Però anche no, certe volte.
Ci sono dei momenti in cui sono felice e momenti in cui non lo sono, e altri in cui sono felice ma sono consapevole che esistono istantaneamente altre dimensioni di felicità e infelicità parallele.
Adesso mi sto innamorando, per esempio, e quando concentro il mio sentire su questo stato sono felice, però nella mia mente e nel mio cuore ci sono dei vortici che spostano masse d'aria considerevoli. E devo dire che la capacità di vivere stati e percezioni differenti contemporaneamente mi affascina, è come spostare la visione da uno spazio bidimensionale ad uno tridimensionale: nella stessa finestra ci stanno molti più elementi se li guardi prospetticamente.
In buona sostanza, si, sono felice, e l'empatia che provo a volte nei confronti della morte non deve trarre in inganno. Non è sintomo di depressione, ma curiosità per uno stato sconosciuto ma dalle forti connotazioni evocative, almeno per me che ho imparato ad osservarla attraverso gli occhi di Culture diverse.

lunedì, ottobre 24, 2011

tristezza post coitum

Questa sera è tutto un po' sfocato, avrei voluto andare a meditare, come quasi tutti i lunedì, ma dei piccoli contrattempi, fra cui una ruota della macchina che nel tardo pomeriggio ha dato segno di volersi sgonfiare, mi ha trattenuto. Avrei dovuto correre varcata la saracinesca del gommista, ma mi sono sentito improvvisamente stanco, e ho desistito. Mi capita spesso, dopo dei momenti di intensa presenza, come l'incontro di sabato. Una sorta di tristezza post coitum. Ferenczi parla di questa tristezza come di una leggera depressione e spiega il noto adagio omne animal post coitum triste come una reazione al fatto che l’Io si sarebbe spinto troppo in là nell’oblio di sé. ( non so chi sia questo ferenczi, e non ho voglia di ricorrere all'orwelliano Wikipedia; però la frase mi è piaciuta ). Quante volte mi spingo troppo in là nell'oblio di me! E spesso in queste escursioni nel territorio dell'alterità riconosco una familiarità che mi suscita pensieri e domande a cui non so rispondere. Ma io sono questo o quello? Il me che domentico sono veramente io, o io in verità sono la dimanticanza di me? Negli anni dell'adolescenza  mi credevo un Essere Alieno mandato sulla terra per studiare l'Essere Umano. Col tempo questa percezione si è affievolita ma resta un senso di estraneità che a volte mi riavvolge inaspettato.
Il mio bisogno di intervenire sul reale forse non è che una reazione alla paura di quel distacco da tutto che tanto mi tenta. Come il canto di una sirena al quale non voglio rinunciare, consapevole però della fragilità delle corde che mi tengono legato all'albero di questa nave. 

domenica, ottobre 23, 2011

beccato...!


Sono le 11,30 di domenica mattina, sto scrivendo un post, questo vuol dire che... non sono andato in Val Susa.
Ebbene si, lo confesso, ieri sera sono arrivato a mezzanotte da Reggio Emilia dove abbiamo fatto l'assemblea di retenergie, ero stanco stanco e questa mattina ho dormito.
E' stato bello ieri, sono proprio contento. Cito una mia lettera di poco fa a due persone che stimo molto:
"... abbiamo fatto ieri l'assemblea di Retenergie a Reggio Emilia, siamo stati molto contenti perchè i soci erano tanti e le idee e l'entusiasmo anche. Per giugno 2012 - se il mondo non finisce prima - abbiamo in previsione investimenti per un milione di euro, da sommare ai 400.000€ investiti fin'ora in 5 impianti fotovoltaici già attivi. La novità è che stiamo proponendo Retenergie come forme di investimento anche per chi non è motivato solo da istanze eticehe e ambientali, attraverso l'attivazione di un prestito sociale a breve rettribuito inizialmente con il 3% annuo lordo.
L'economia virtuale si guardi le spalle, dall'oceano delle possibilità reali sta nascendo una DEA - Democrazia, Economia, Ambiente".

Parecchie persone che conosco in questo momento stanno marciando pacificamente in Valle, spero per tutti noi che vada tutto bene.

venerdì, ottobre 21, 2011

meno uno

Ci siamo quasi, domani arriva il giorno fissato.  L'appuntamento è in un luogo sicuro, anonimo. L'apparente ovvietà della scelta fa da cortina, sarà impossibile individuarci. Arriveremo da tutta italia, a piccoli gruppi. L'importante è non attirare l'attenzione.
I suggerimenti sono i soliti: vestiti in modo ordinario, partendo da case in cui una normale famiglia ci saluta, o addirittura dal posto di lavoro; utilizzando mezzi di trasporto consueti, magari ottimizzando, viaggiando assieme per risparmiare denaro ed emissioni nocive. E intanto si può cominciare a PARLARE, a PENSARE.
Piano, non devo farmi trascinare dall'emozione, potrei mettere a rischio tutto il progetto dicendo troppo. Sicuramente qualcuno di LORO sta leggendo queste parole, potrebbe capire e tentare un gesto disperato.
Perchè oramai è evidente che l'onda si muove, che la massa critica si sta formando e fra poco sarà l'inerzia stessa a mandarla avanti.
Abbiamo attivato il meccanismo, il processo è in atto.
Usiamo termini strani, incomprensibili ai più per comunicare le nostre intenzioni: democratizzazione energetica, azionariato popolare, consapevolezza, autocoscienza.
Parole in codice, CHIAVI.
Perchè il mostro scopo è aprire porte, immaginare percorsi, cercare la linea dell'orizzonte con gli occhi socchiusi e poi, con un balzo, superarla.
Le coordinate, per chi sa interpretarle, sono Reggio Emilia, sabato 22 ottobre h 15 presso la sala tricolore dell'Hotel Europa in viale Olimpia 2.
Parola d'ordine: RETENERGIE
L'ingresso è libero, lo spirito anche.

giovedì, ottobre 20, 2011

Pronti per l'operazione

Da qualche settimana mio figlio si lamenta di sentirci poco; tutto subito non lo prendo sul serio, anche io sono mezzo sordo, penso che si tratti del solito tentativo del maschietto adolescente di risolvere la competizione con il maschio alpha - conosciuto anche come maschio dominante o più comunemente papà - prima emulandolo poi superandolo nelle performances. Oggi però su sua insistenza lo porto dalla nostra dottoressa di famiglia.
Nella sala d'attesa ci sono già 5 pazienti; abituato a ben altri tipi di code sono fiducioso, fossero anche 10 minuti per visita in un'ora ce la caviamo. Dopo due ore comincio a dubitare di uscirne vivo. Nei paeselli come il mio evidentemente dal dottore si va per curare lo spirito, prima del corpo, e quindi tutte queste belle persone entrano e poi si mettono a chiaccherare con la simpatica dottoressa, una donna di mezza età credo di origini argentine. Alla fine arriva il nostro turno: perlustrazione endoauricolare con l'otoscopio ( me l'ha detto la mia amica Monica che si chiama così, io alla maniera dei puffi lo chiamavo "il coso") dalla quale si evidenzia la presenza di un consistente tappo di cerume nell'orecchio destro. A questo punto mi aspetto che la simpatica dottoressa si armi di siringone, acqua tiepida e mi stasi l'imberbe adolescente... e invece no, la signora si avvicina al computer e comincia a prescrivermi una visita all'ospedale. Non ci posso credere, ai miei tempi il medico di base, o medico della mutua, faceva delle COSE, oltre che prescrivere medicine e visite specialistiche! Faceva il medico, cioè curava la gente. Adesso evidentemente le cose sono cambiate, meglio non toccare troppo le persone, non si sa mai che magari ci passino qualche brutta malattia; e la responsabilità, poi: chi non fa non rischia.
Fatto sta che mi faccio spiegare bene tutto l'iter operatorio e poi passo in farmacia a procurarmi l'occorrente.
Mio figlio sembra fiducioso, mi ha detto che oggi o domani si sottoporrà all'operazione.
Cerume preparati, il siringone ti aspetta!

martedì, ottobre 18, 2011

Val Susa 23 ottobre

Devo ammetterlo, vedere le immagini della marcia degli indignati di sabato a Roma fa passare la voglio di andare a manifestare in piazza. Ed è proprio per questo che Domenica 23 farò di tutto per andare in val Susa alla marcia No Tav fra Giaglione e Chiomonte.
E' evidente che c'è una congiura ai danni del diritto di manifestare il proprio dissenso, anzi , due: quella del potere che non vuole avere cittadini dotati di idee poprie e quella della stupidità rappresentata da quella percentuale di violenti idioti minima ma sufficiente per distogliere l'attenzione della massa dai veri problemi.
Provo una profonda tristezza davanti all'irrazionalità di certi comportamenti, e non li giustifico con la crisi di valori o la precarietà o la mancanza di prospettive che porterebbero i giovani a trasformarsi in bestie. In tutte la manifestazioni dove ci sono stati scontri la percentuale di giovani violenti è bassissima, eppure le condizioni in cui vivono sono uguali per tutti. E allora perchè solo alcuni si comportano da cretini? Dobbiamo accettare che una quota di comportamenti devianti sia fisiologica nella popolazione, il problema forse è che un tempo questi soggetti si manifestavano solo attorno al mondo del Calcio, mentre oggi questo non gli basta più, hanno bisogno di ribalte più qualificanti; come il fascino e la giustificazione della rivolta contro il potere.
E naturalmente deficenti come sono non si rendono conto che il potere stesso attraverso i mezzi di informazione li usa come burattini per raggiungere i propri scopi.
Domenica 23 manifesteremo contro la TAV, ma anche contro la stupidità.


lunedì, ottobre 17, 2011

Lavorare con le mani


Domenica c'era il sole, era una bellissima giornata, dopo pranzo mi sono sistemato una sedia davanti a casa - sud totale - ho sintonizzato il piccì su Jazzradio.com, ho spalancato la finestra in modo da sentire bene la musica, e mi sono messo a fare il fabbro. Missione (impossibile, per me che sono tatalmente impedito nelle attività manuali): costruire un Hank Drum.
Nei giorni scorsi mi ero procurato due bomboloni da un idraulico rovistando nel cumulo del ferro da buttare, ho scaricato da internet le istruzioni e mi sono messo al lavoro. Quello sopra era un modello  troppo complicato per le mie forze ( fare le curve col seghetto alternato da ferro? come minimo ci rimetto un paio di dita...), così mi sono studiato una variante: tagli ad angolo. Devo dire che l'effetto sonoro c'è, il problema è intonare i tagli, infatti più lunghi sono i lati dell'angolo più grave è il suono; ho lavorato un paio d'ore con la tastiera a fianco e sono riuscito a riprodurre un paio di note, ma il mio obiettivo di fare una scala pentatonica è lungi dall'essere riuscito, mi sa che dovrò sacfrificare ben più di un paio di bomboloni prima di capire le dimensioni esatte dei tagli. 
Comunque al di là dei risultati ho apprezzato la bellezza di lavorare con le mani.

ps sabato sono stato prima a Genova poi a Parma per retenergie quindi ho seguito solo marginalmente i fatti di Roma. Un messaggio a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: non scoraggiamoci, continuiamo a fare ciò che crediamo e a credere in ciò che facciamo, nonostante tutto.

sabato, ottobre 15, 2011

The great gig in the sky


Ogni tanto la riascolto e tutte le volte sento un'emozione fortissima.
Non sembra una canzone sulla morte, non la morte come la intendiamo noi di solito. In questa canzone la morte assume una spetto diverso, più empatico, meno dissonante, una qualità nuova che le deriva forse dalla consapevolezza dall'inevitabilità.
Penso a Clare Torry, e alla sua voce che tutte le volte mi accarezza l'anima. Entrò nello studio di registrazione ignara di tutto. "la morte, pensa alla morte" le dissero Waters e compagni. E lei improvvisò. Dio come improvvisò.
Un ricordo buffo, tanto per sdrammatizzare. Quando The Dark Side of the Moon entrò in casa nostra io avevo 10 anni, mio fratello maggiore, Paolo, 16. Lui, che era più tutto - più grande, più bello, più intelligente -,  si divertiva a raccontarmi delle storie che mi lasciavano a bocca aperta. Riguardo alla performance di Clare Torry mi raccontò, dopo avermela fatta sentire in religioso silenzio, che lei quel giorno, mentre registrava il brano, cantando si masturbava. Ecco cosa dava alla canzone quell'incredibile intensità.
Quest'immagine non mi ha mai più abbandonato. Anche oggi, che  sono diventato anche io grande, bello e intelligente, quando sento The Great Gig in the Sky, chiudo gli occhi, e come allora mi compare l'immagine di Clare che cantando si masturba sul seggiolino di pelle davanti al microfono, nello studio semi buio, mentre dietro al vetro i Pink Floyd suonano; prima piano poi in un crescendo che accompagna la musica fino al suo culmine.
E come allora tutte le volte ringraziom mio fratello per il regalo che mi ha fatto.

venerdì, ottobre 14, 2011

Matteo Caccia colpisce ancora

Una storiella che oserei definire sufi dal bel programma radiofonico di Matteo Caccia su radio 24:
In un fiume ci sono due giovani pesci che nuotano tranquilli parlando del più e del meno. Incontro a loro arriva un vecchio pesce che incrociandoli li saluta "salve ragazzi, com'è l'acqua oggi?" I due proseguono senza dire una parola poi, girandosi a guardare il vecchio pesce che intanto sta scomparendo in lontananza, uno fa all'altro "ma che cosè quest'acqua?"
Bella, divertente e profonda.
La maggior parte di noi vive la maggior parte della propria vita in modo inconsapevole. Siamo una sorta di apparati organico emozionali in cui l'autocoscienza spesso è un optional. Quanto di ciò che facciamo è frutto di abitudine, automatismo, consuetudini, convenzioni?
Essere presenti nel singolo attimo è davvero così difficile?
Provare per credere.

martedì, ottobre 11, 2011

imprevisto?

Quasi per caso lo spazio comincia a dilatarsi; si apre un varco e passando oltre, il tempo smette di essere. Un salto in una dimensione in cui la gravità non esiste, l'unica forza attrattiva è quella che avvicina l'energia dell'esistenza, inevitabile, irresistibile.
La luce del tardo pomeriggio si cristallizza, riflette nella luna che, disorientando i nostri sensi, a sua volta si specchia nel sole.
Due corpi normalmente lontani che in questo cielo inaspettatamente terso, inaspettatamente, si incontrano. Ed è tutto così sospeso, fuori dal tempo...

domenica, ottobre 09, 2011

riciclo

Alcuni giorni fa sono stato al mercatino dell'usato dell'Associazione Emmaus a Boves, filiale piemontese del grande movimento fondato da Abbè Pierre nel 1950.
Non ero andato li per fare compere ma per accompagnare una persona, sono però rimasto colpito dalla gran quantità di oggetti messi in vendita, tutta roba che qualcuno ha dato via perchè non serviva più. Mi sono segnato mentalmente alcune cose che mi potrebbero essere utili e tornerò senz'altro a fare la spesa appena avrò un po' di soldi da spendere. Ho visto un bel impianto stereo con giradischi, equalizzatore, radio mangiacassette e due casse a 50 €; piccolo particolare, non ho vinili a casa. Potrei cominciare a procurarmene, però ritorniamo al problema dei soldi, che in questo periodo non abbondano. Ho visto poi, e la cosa mi ha stupito un po', due sacche da golf, una aveva anche un bell'assortimento di mazze. Onestamente non so chi possa andare a comprare una sacca da golf in un mercatino dell'usato, mi sembra una contrandizzione in termini. Nella sezione dei libri c'erano alcuni numeri della rivista a fumetti L'eternauta; io ne ero un assiduo lettore, devo andare a tirare fuori dalla soffitta la mia collezione per vedere se qualcuno di quei numeri mi manca.
Al di là dell'aspetto economico, si trovano un sacco di cose utili per la casa ad un prezzo ragionevolissimo, trovo bello che agli oggeti sia data una seconda possibilità per essere utili.
Peccato che spesso questo non avvenga anche per gli esseri umani

giovedì, ottobre 06, 2011

Elogio della mosca

Oggi girondolando in macchina - per lavoro -  sentivo alla radio Voi siete qui, di Matteo Caccia; fra le altre cose Matteo ha citato uno stralcio di Ascanio Celestini da Scemo di guerra. Quello sulla mosca, animale pacifista; mi ha fatto troppo ridere.
Eccone qui la parte finale:
"Ma quanto a mangiare le mosche
sono proprio un capolavoro della natura.
E sai perché? Perché le mosche mangiano
merda! Ecco perché le mosche
camperanno in eterno."
Caro Ascanio, lui si cha sa leggere i nostri tristi tempi, ma con un ghigno sbilenco.

domenica, ottobre 02, 2011

Rientro

Tre giorni ad Acceglio al gruppo Sufi: la wirling è meravigliosa, questa volta ero attezzato, scarpette di pelle acquistate a Konya in Turkia e gonna cucita da mia mamma. Ho girato e girato. In mezzo alle montagne, il cielo vicinissimo e il sole caldo.
Tornando nel tardo pomeriggio mi sono fermato a Prazzo dove c'era la festa della patata. Ho comprato un bel pezzo di formaggio fatto in alpeggio e cinque chili di patate di montagna. In un angolo della piazza un gruppo di ragazzi stavano facendo le prove per un concerto di musica occitata; questa sera in valle si balla.
Sono arrivato a casa e c'era la gattina ad aspettarmi, mio figlio più grande, quello che vive con me, è partito ieri per andare a londra a lavorare, dice che tornerà fra cinque mesi. Mi viene in mente una frase di Gibram, noi siamo l'arco e i figli le frecce, il nostro compito è quello di dar loro la possibilità di lanciarsi nel cielo, quello che accadrà dopo è affare loro.
Non so se mi sentirò solo, in realtà a me piace la solitudine, però mi piace anche stare assieme alle persone, sopratutto un certo tipo di persone.
Ho messo su una cassetta, Tom Waits; se adesso suonasse il telefono e fosse un'amica che mi avverte che sta venendo a trovarmi sarebbe il massimo.
Certo però che come minimo dovrei dare una pulita alla casa...