sabato, maggio 30, 2009

UO 2020

Uno studio NATO del 1999 descriveva come probabile che nel futuro le forze dell’Alleanza Atlantica dovessero condurre operazioni in aree urbane, a fronte di capacità per operare in un simile ambiente che sostanzialmente erano quelle dei tempi della seconda guerra mondiale, caratterizzate quindi da alti livelli di perdite umane ed ingenti “danni collaterali”. Ritenendo tali effetti inaccettabili, la NATO chiese alla Research & Technology Organisation (RTO) di insediare un gruppo di studio per l’analisi delle operazioni nelle aree urbane.Sette Paesi membri NATO – Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Olanda e Stati Uniti – diedero il proprio assenso a fornire studiosi. La prima riunione del cosiddetto Studies, Analysis and Simulation Panel Study Group (SAS-030) ha avuto luogo a Washington nel giugno 2002; a questa ne sono seguite numerose altre in vari Paesi NATO, durante le quali il gruppo di studio SAS-030 ha lavorato per sviluppare un quadro concettuale per le operazioni in aree urbane a sostegno delle future missioni e compiti della NATO.Ne è infine risultato un rapporto di 140 pagine denominato “Urban Operations in the Year 2020″ (UO 2020) , pubblicato nell’aprile 2003. Esso esamina la natura probabile dei campi di battaglia ed i tipi di forze terrestri da impiegarvi con le loro caratteristiche e capacità. L’ipotesi di partenza è l’aumento esponenziale della popolazione mondiale entro l’anno 2020, supposta oltrepassare i 7,5 miliardi di persone. Il contestuale spaventoso aumento dell’urbanizzazone, con il 70% di questa popolazione che vivrà all’interno delle città, provocherà crescenti tensioni economico-sociali, alle quali si potrà far fronte – secondo il rapporto – solo con una presenza militare massiccia, spesso su periodi di tempo prolungati. In tale quadro, il mondo politico e l’opinione pubblica saranno spinti a chiedere azioni rapide, decisive e “chirurgiche”, non alla portata delle normali forze di polizia se non a rischio di forti perdite od addirittura di ritirate catastrofiche di fronte a folle ostili.D’altro canto, un uso tradizionale dell’esercito magari inviato all’ultimo momento potrebbe essere controproducente e scatenare ulteriormente l’ira della popolazione tumultuante. Per questo motivo, nell’UO 2020 si consiglia di iniziare gradualmente ad utilizzare l’esercito in funzione di ordine pubblico all’avvicinarsi della crisi mondiale ipotizzata per il 2020. Nel frattempo, ogni Paese dovrebbe formare appositi reparti specializzati nella conduzione di operazioni per il contenimento delle folle ed il controllo del territorio, mediante l’uso di armi convenzionali ad alto contenuto tecnologico e di nuovi sistemi d’offesa bivalenti letali/non letali.
Il testo integrale dell’”Urban Operations in the Year 2020″ è qui.

domenica, maggio 17, 2009

radioheadnosurprisesokcomputer

Un cuore pieno come una discarica
un lavoro che ti uccide lentamente
ecchimosi che non vogliono guarire
sembri così stanca, infelice
facciamo crollare il governo
loro non lo fanno
non sono i tuoi portavoce
Mi va bene una vita tranquilla

una stretta di mano di monossido di carbonio
niente allarmi e niente sorprese
niente allarmi e niente sorprese
niente allarmi e niente sorprese
silenzio
silenzio
questo è il mio ultimo attacco isterico

il mio ultimo mal di pancia
senza allarmi e niente sorprese
niente allarmi e niente sorprese
niente allarmi e niente sorprese
per favore
una casa così bella

un giardino così bello
niente allarmi e niente sorprese
niente allarmi e niente sorprese
niente allarmi e niente sorprese
per favore.

giovedì, maggio 07, 2009

il secolo della tivvù

Ho finito appena adesso di guardare annozero. Senz'altro non è stata una delle puntate migliori.
So che rischio di passare per moralista o vecchi bacchettone, ma i ragionamenti che faceva l'avvocato di Berlusconi, l'onorevole Ghedini così come leggere su alcuni giornali che il gradimento del presidente del consiglio resta tra il 65 e il 75% mi confermano nell'impressione che l'indice di Moralità degli Italiani stia inerosabilmente crollando verso minimi storici.
Pur di sentirsi parte , peraltro illusoriamente, del mondo che vedono e sognano alla televisione, milioni di italiani continuano a dare fiducia al capo del Popolo delle Libertà; si riconoscono in lui, pensano davvero che lui sia come loro ( riferendosi naturalmente agli aspetti più grossolani e rozzi del personaggio, perchè evidentemente gli italiani sono un popolo di volgari e furbesche macchiette).
Sono pronti a giustificare qualsiasi mancanza di educazione, di rispetto, di ritegno a fronte di una presunta efficacia nel raggiungimento degli obiettivi. Ci sarebbe da fare una riflessione anche sugli obiettivi, che oramai mi sembrano limitati al pararsi il culo, a tutti i livelli, in un vano tentativo di difendere il grado di benessere o potere acquisito.
Se si dovesse prestare attenzione alle notizie che arrivano attraverso i canali di comunicazione tradizionali, leggi televisione, si potrebbe davvero pensare che oramai si sia toccato il fondo, che la fine stia arrivando e che ce la siamo davvero meritata.
del resto la televisione è parte integrante di questo sistema volto a desensibilizzare la coscienza collettiva e quindi non deve essere presa come metro del grado di vitalità della società. Ci sono tante persone che lavorano per portare cieli e terra nuovi nel mondo, però nessuno ne parla. e questo è un problema, perchè poi la maggioranza delle persone va a votare senza sapere perchè e tutti quanti dobbiamo poi scontare questa mancanza di coscienza di una maggioranza composta da telemaleducati.