sabato, maggio 31, 2008

1) notizia invisibile, 2) il 7 giugno tutti a Milano

1) Il governo sta lavorando alacremente, l'italia è finalmente in piedi, ne sono l'esempio due interventi fondamentali, l'abolizione dell'ici e il detassamento degli straordinari. Vediamo però a che prezzo...
Il governo taglia i fondi sociali
di Maurizio Regosa mailto:m.regosa@vita.it29/05/2008
Pubblicato il decreto che contiene i tagli necessari per abolire l'Ici e introdurre gli sgravi sugli straordinari Il governo mantiene le promesse elettorali. E dunque via l'Ici e sgravi sugli straordinari (ma non per i dipendenti pubblici, per ora).Nel bilancio dello Stato, si apre però una autentica voragine: mancano all'appello tre miliardi di euro, che l'esecutivo ha infine deciso come recuperare. Tagliando altrove, ovviamente. Basta scorrere il decreto legge 93 del 27 maggio pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale per capire come. ...
... Dunque abolito il Fondo per l'inclusione sociale degli immigrati (50 milioni), scomparsi gli incentivi per l'occupazione (55 milioni, per tre anni), affossato lo sport di cittadinanza (in tutto 95 milioni), ridotto il contributo al Comitato italiano paraolimpico (- 4 milioni, che sarebbero arrivati in tre anni) e quello a Telefono azzurro (1 milione e mezzo).
Ancora: non autorizzata la spesa per l'ammodernamento di quel colabrodo che ancora chiamiamo “rete idrica nazionale” (avrebbe dovuto avere 70 milioni in più) e quella per l'abbattimento degli ecomostri (- 15 milioni per tre anni).Notevoli, e per certi aspetti poco spiegabili, anche i tagli al piano contro la violenza alle donne (tolti 20 milioni) e al fondo di solidarietà per i mutui prima casa (altri 20 milioni)." da http://www.vita.it/
2) E adesso una bella notizia: Il 7 giugno a Milano ci sarà la Marcia per il clima, mi raccomando , andiamoci tutti. Ecco il programma, io ci sarò quasi sicuramente ( la sera poi si fa festa...) http://www.stopthefever.org/

giovedì, maggio 29, 2008

no, Fabrizio, nooo...!

Non ci posso credere, ieri sera il mio amico Fabrizio, noto editore della provincia di Cuneo, ha invitato per l'ennesima volta a casa propria degli amici per far loro vedere "Il declino dell'impero americano"
E' incredibile, avrà già visto questo film, non so, decine divolte. C'è da dire che ieri sera fra gli invitati c'era una donna molto attraente, magari il suo era un tentativo di approcio.
Lui si giustifica dicendo che il film è un affresco magistrale di tutto ciò che noi pensiamo ma non diciamo, e i rapporti fra i sessi sono finalmente messi a nudo. Sarà. Immagino che tutti sappiano di cosa tratta, ecco una microscheda del film di Arcand:
"Preparando la cena un gruppo di amici discute di donne e delle proprie esperienze mentre altrove le rispettive compagne parlano di uomini.
Alla fine si ritrovano tutti a tavola per far esplodere i conflitti irrisolti...."
Fabrizio, non volermene, so che ho semplificato. Ma perchè fai così, perchè, perchè? Sei giovane, hai tutta una vita davanti...

lunedì, maggio 26, 2008

radha e gomorra

Mi sono permesso di riprendere un post di Radha, non so, forse mi ha fatto sentire meno solo...
"Ho letto il libro, sono andata a vedere il film.
Da sola, nonostante due o tre proposte.
Ho comprato veloce ciliege, patatine e chinotto e sono corsa a cercare un posto, al cinema vicino casa.
Gomorra.
Non si può dire che sia un film bello.
Non posso usare la categoria della bellezza per l'orrore a cui ho assistito.
Bisogna costringersi ad imparare a distinguere, prima o poi.
E' solo un capolavoro.
Sia il libro che il film mantengono la genialità della parola, sia il libro che il film sono l'apertura massima per la verità e l'amore.
Ma, mantegono entrambi, la distanza propria di essere due canali diversi, due capolavori.
Dicevo, è un film d'amore.
E' un film sull'amore mancato, verso se stessi, innanzitutto.
L'amore mancato, violato, obliato verso la verità, verso la libertà e quindi, se stessi.
E allora posso intuire la necessità del dolore, dello scempio interiore, dell'abbandono buio della disperazione.
In assenza di libertà, di amore, di verità c'è solo l'annientamento.
Non si tratta di far riflettere,abbiamo in questi anni, con le br e la mafia, borsellino e falcone,
riflettuto, riflettuto molto, e non mi sembra neanche che questo abbia generato un gran cambiamento, in fondo, ci siamo accontentati del riflesso.
Tanto parlare di condanna, nessun movimento di cambiamento certo, solo un lieve sollievo.
Non è un film di denuncia, quindi, e poi, denunciare a chi? alle autorità competenti?
e cosa c'è di più competente che di se stessi?
a chi denuncio, se non a me, la mancanza d'amore?
Questo nel film è facile vederlo, sono tutti mostri, sformati, contorti, materia umana in fase di dissoluzione, non di soluzione.
Non c'è più nulla da solvere nulla da coagulare
dissoluzione pura, ed è in fondo un sollievo, un altro.
La negritudine pura, la fase buia dell'opera alchemica.
E a pensarci bene non si parla neanche di morte, ancora, la morte è trasformazione, ascesi,
lì in quel luogo spaziotemporale la morte diventa solo oblio, "dobbiamo fare morti, dobbiamo fare cifre, soldi" dice un personaggio, un altro "io mi debbo salvare".
Oblio, il mio oblio, aggiungo, già perchè non è pensabile che io riconosca quella paura
senza che questa in qualche modo non mi riguardi, perchè buca la mia anima se non sono anch'io così?
non è che soffro di fronte a quella visione proprio perchè anch'io nella mia vita onesta, amorevole e pulita a volte credo ancora che mi debbo salvare, dal dolore, dalla malattia, dalla scarsità, dalla morte?
E' un film non di condanna della società in cui viviamo, è un film che condanna noi stessi in quella forma scempiata, di quando cediamo alla tentazione di non amare, di non essere.
Uscendo dal cinema, stacolmo di altri me, ed io di altri loro, mi sono detta, questo è il momento di amare, questo è il momento per far scattare quel click e riconoscere che tutto è uno, che siamo frammenti, ognuno originale e in sè infinito, di uno stesso gioco, di una stessa rappresentazione.
Ed è inutile pensare che tanto loro sono lì, lontani e diversi, o come dice qualcuno ancora
inevoluti rispetto a me, basterebbe togliere quel tumore...
ma avete mai visto la foto di un
tumore? (grazie Ed)
lo riuscireste a distinguere dalla vita?
...non è solo una forma di vita, è anch'essa vita, che deve lottare per sopravvivere come l'organismo in cui è nato...
no, non credo più a questa separazione, perchè se lo scopo, è far pensare, capire quello che di reale succede altrove, va bene far riflettere, ma quel riflettere non è una prerogativa dello specchio?
ma cosa riflette lo specchio se non me stessa?
siamo tutti uno e due e tre e quattro e cinque e SEI ed infinito...
eh eh
"
Da http://www.radhamante.blogspot.com/

martedì, maggio 20, 2008

Le verità dei punti di vista


Lo so che rischio di diventare noioso, sono già in tanti a fare questo mestiere, mettere in evidenza i giochi sporchi della casta. Che cosa volete farci, in questo periodo va così, magari il mese prossimo vi parlerò solo più di calcio, o delle mie gite in montagna.
Ecco la stessa notizia vista da due angolazioni differenti:

Da “Il Tempo”
Maroni: "Entro luglio il pacchetto sicurezza"
Bisogna fare in fretta. È questo il leit motiv di Berlusconi in questi giorni, o «i cittadini si arrabbieranno con noi». Così il ministro dell'Interno Roberto Maroni, intento a risolvere i problemi più urgenti del Paese, non vuole perdere tempo.

Da “La Repubblica”
Dl, l'ombra del colpo di spugna"Patteggiare a processo in corso"
ROMA - Doveva essere il decreto legge per garantire la sicurezza dei cittadini e contrastare l'immigrazione. Rischia di diventare, per una norma che sembra fatta su misura per i processi di Berlusconi, un'altra scatola, un contenitore come lo fu la Cirielli, per risolvere i problemi giudiziari del Cavaliere. In particolare il processo per la falsa testimonianza Mills a Milano…
… Di Pietro è una furia: "A tutti gli effetti, insisto, si tratta di un colpo di spugna mascherato. Il patteggiamento serve ed è utile perché concede uno sconto di pena all'imputato a patto che non si perda tempo nel fare il processo. Ma se invece il processo è già in corso, come in questo caso, e magari marcia verso la conclusione, questo patteggiamento a che serve? Siccome niente viene mai fatto per niente da Berlusconi, e la norma è irrazionale e del tutto irragionevole, è evidente che l'obiettivo è un altro: realizzare una legge-ponte, una legge-mezzo per giungere poi a un'altra, un nuovo lodo Schifani che blocchi i processi per le alte cariche dello Stato".
http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/cronaca/sicurezza-politica4/patteggiamento-decreto/patteggiamento-decreto.html


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venerdì, maggio 16, 2008

dal Corriere della Sera

"ROMA - Il ministro degli Esteri Franco Frattini non intende provocare inutilmente gli «amici cinesi» incontrando il Dalai Lama, il leader spirituale tibetano. E’ quanto afferma in un’intervista al Financial Times, precisando però che il governo italiano sostiene la richiesta di autonomia avanzata dal Dalai Lama per il Tibet e si oppone alla sospensione dell’embargo sulle armi imposto alla Cina, come chiesto invece da alcuni Paesi europei. "

CHE PAESE DI MERDA,
NON NE POSSO PIU'!!!

domenica, maggio 11, 2008


Che bello, sono proprio contento, sabato è andata benissimo! Eravamo quasi 40 persone, ce la siamo contata tutto il pomeriggio. Gente che non ha più voglia - o forse non l'ha mai avuta - di fare da spettatori, gente che sa muoversi e parlare, gente capace di immaginare un mondo diverso.
Abbiamo parlato del presente e del futuro, di due o tre idee che stiamo coltivando nei giardini della nostra immaginazione e che presto libereremo per il mondo.
State attenti perchè sentirete ancora parlare di noi, di voi, di tutti, nonostante tutto.