domenica, febbraio 24, 2008

Lacrime nella pioggia

Per una serie di motivi troppo lunghi da spiegare mi sono ritrovato a frequentare un signore di una certa età con lo scopo di registrare le sue memorie. Ci siamo visti già cinque o sei volte, adesso sto trascrivendo le nostre chiacchierate e c'è la possibilità che da tutto ciò ne venga fuori un libro con la storia della sua vita.
Ho riflettuto su questa cosa, molte persone hanno un bagaglio di ricordi che rischiano di finire con loro. Avete presente quella bellissima scena di Blade Runner in cui il replicante salva Harrison Ford?


“Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei... momenti andranno perduti... nel tempo... come... lacrime... nella pioggia. È tempo di morire”

Ebbene, questa riflessione mi ha fatto venire un’idea. Chissà, magari altre persone hanno voglia di lasciare qualcosa di scritto per i loro nipoti ma non sanno come farlo. Così ho elaborato una proposta, per ora è solo abbozzata, e ho fatto un sito per diffonderla: http://www.storiaevita.it/

lunedì, febbraio 18, 2008

Energia

Ogni tanto mi metto a fantasticare. Ho 42 anni ma sono fondamentalmente un immaturo: non so cosa farò da grande, ho poca costanza nelle cose, i miei rapporti sociali sono drammaticamente complicati. Quando mi trovo di fronte a delle situazioni che non mi piacciono tendo a fuggire, se non fisicamente almeno con la testa, o con il cuore. Queste fughe a volte si trasformano in viaggi. Viaggi della fantasia, alla ricerca di scenari da sovrapporre alla realtà nuda e cruda.
L'italia di oggi mi fa paura. Non so quella di ieri; magari mi avrebbe terrorizzato, non sono il tipo che colora il passato di tinte pastello a prescindere.
E' per quello che tutti i giorni io sogno un po', per allontanarmi dall'odore sgradevole che si leva dai politici che non rappresentano altro che se stessi,, dai rapporti economici che seppelliscono la dignità dell'uomo sotto i simboli del profitto e del potere, dalla sottocultura dell'immagine e dalla ragione riconosciuta a chi grida più forte.
Uno degli scenari che preferisco ultimamente è la creazione di un modello di sviluppo saldamente nelle mani della gente. Uomini e donne che sono partecipi attivamente dei mezzi di produzione. Produzioni strategiche, intendiamoci. Come l'Energia.
Noi normalmente non pensiamo a ciò che è celato dietro a questa parola. Energia.
E' l'Energia che muove tutto, la produzione, la circolazione delle idee, la possibilità di spostarsi, e quindi in buona misura, la libertà.
Pensate se domani tutti i computer si spegnessero, i telefoni tacessero, le comunicazioni fossero tagliate, il carburante per gli spostamenti finisse. Perchè volendo qualcuno potrebbe portarci a ciò. Non succederà ma potrebbe succedere.
Ebbene, se riuscissimo a strutturare un sistema in cui l'energia che ci occorre, nelle forme in cui ci occorre, la producessimo noi?
Ve l'ho detto, sono un immaturo, mi perdo in fantasie senza senso. Certo che con i progressi scientifici che si stanno facendo nel campo dell'utilizzo delle fonti di energia rinnovabile... Chissà, una, dieci, cento cooperative che gestiscono degli impianti eolici, delle centrali solari tipo Sun Tower, magari degli impianti Kite Gen ...
Ci vogliono soldi, però in Italia siamo un bel po', basterebbe, che so, che 5 milioni di italiani mettessero 1000 euro ciascuno e si sarebbe radunato un bel gruzzolo.
Quando mi passano per la testa queste idee mi viene un caldo che non so, mi sento tutto... mi sento più vivo.
E' una bella sensazione; provare per credere

venerdì, febbraio 15, 2008

Stato Rottamato


L’altro giorno ho sentito alla radio che Valentino Rossi ha fatto un accordo con l’ufficio delle imposte, pagherà circa 35 milioni di euro invece dei 70 che doveva.
Viviamo proprio in uno Stato che non esiste. Oramai è evidente a tutti che se hai i soldi puoi ritenerti tranquillamente al di sopra della legge. Una volta questa prerogativa era riservata a chi aveva il Potere, era una cosa negativa ma aveva pur sempre una sua forma malata di dignità. Oggi qualsiasi idiota che sia capace di ammaliare la massa dei teledipendenti è in grado di guadagnare tanti soldi, e chi ha tanti soldi è in grado di piegare leggi e norme dello Stato a suo vantaggio.
Le prossime elezioni saranno un momento molto duro, da quando ho 18 anni ho sempre esercitato il mio diritto-dovere di votare, ma questa volta sono veramente molto incerto sul reale valore di questo atto.

sabato, febbraio 02, 2008

L'assemblea e i fatti miei

L’assemblea è andata bene, ecco i punti salienti:

La Associazione Solare Collettivo viene dichiarata sciolta e viene al contempo fondata, con nuovo statuto, la Associazione “Solare Colletivo O.N.L.U.S.”
Questo punto ha occupato quasi tutto il tempo a nostra disposizione, è stato rieletto e allargato anche il Consiglio Direttivo

Si è discusso della proposta dell’ ing. Milanesio, un progetto per lo studio e la realizzazione di un ventolone a basso contenuto tecnologico per l’estrazione di acqua e la produzione di energia in Tanzania, nella località di Makambako: l’idea è di legare il progetto alla costituzione di una Cooperativa di lavoro in loco, capace di produrre e commercializzare il prodotto.

Si sta portando avanti la realizzazione di un video divulgativo sull’esperienza Adotta un Kw

Si è rimandato l’aggiornamento sullo stato dell’impianto della Proteo ad una riunione da farsi in occasione della imminente festa di inaugurazione dell’impianto stesso, in fase di ultimazione.

L’anno nuovo comincia sotto i migliori auspici da questo punto di vista.

Cambiando argomento: alcuni miei conoscenti si sono lamentati del fatto che il blog ha perso la freschezza iniziale, ormai parlo solo più di fatti legati all’associazione o riporto notizie prese in altri luoghi.
Ebbene si, devo ammettere che non ho più tanta voglia di parlare dei fatti miei in questo posto. Ormai mi sento un po’ troppo esposto e ho paura di confondere l’immagine di quello che si occupa di ambiente e, diciamolo pure, politica, con l’altra, quella più personale.
E’ come se mi fossi costruito un ruolo e non volessi sputtanarmelo raccontando in giro di stress e problemi vari.
Magari apro un altro blog del tutto anonimo e ricomincio a lamentarmi un po’, che alla gente ‘ste cose ci piacciono un sacco.