domenica, aprile 22, 2007

Un passo alla volta

Mi chiedevo una cosa, così, tanto per dire. Perchè non cominciamo a costituirci come associazione?
Non so, Associazione Energia Alternativa, per esempio.
Giusto per darci una forma, e avere il tempo di lavorare sul nostro progetto senza correre il rischio di disperderci.
Io sono sempre stato uno refrattario agli schemi e alle catalogazioni, però mi rendo conto che dovendo lavorare con molte persone che giustamente hanno ognuna la propria vita e le proprie storie, forse cominciare coll'identificare il gruppo sotto un unico nome favorirebbe il senso di appartenenza di tutti al progetto.
L'associazione avrebbe lo scopo di studiare e valutare la fattibilità del o dei progetti concreti ( perchè già qualcuno di voi mi ha parlato di centrali a biomassa o di pale eoliche...) per la realizzazione dei quali si andranno a determinare le condizioni specifiche.

giovedì, aprile 19, 2007

HO VISTO LA LUCE!


Avete presente John Beluschi e Dan Aykroyd nei Blues Brothers? Ebbene, 'sta sera sono andato a vedere lo spettacolo di Beppe Grillo a Cuneo. E' stata un'esperienza a dir poco illuminante. Non so quali siano le prossime date ma se vi capita cercate di andarci perchè ne vale proprio la pena. Da un lato lo sconforto e l'arrabbiatura per tutto quello che ci stanno facendo sotto il naso senza che noi ce ne rendiamo conto, dall'altro la speranza nel vedere che c'è qualcuno che sta cercando di cambiare un sistema marcio nel profondo. Si è parlato anche di energia e di inquinamento e in qualche modo mi è parso che il buon Beppe si rivolgesse a noi e al nostro progetto.
Questa sorta di gruppo che sta nascendo con l'intenzione di "fare" qualcosa di concreto per cambiare il sistema ha e avrà delle risonanze che vanno ben al di la di quelli che sono i nostri obiettivi concreti.
Sono sempre più convinto che dobbiamo andare avanti per dimostrare a tutti gli indecisi, i timorosi, gli insoddisfdatti che però non sanno dare una forma alla loro insoddisfazione, che le strade per cambiare il nostro futuro ci sono, e aspettano solo un po' di coraggio per essere intraprese.
Questa ultima direzione che ha preso il nostro progetto, di collocare i pannelli fotovoltaici su di una cooperativa che si occupa di riciclo dei rifiuti plastici, coniuga chiaramente diversi ambiti fondamentali per il nostro futuro: le energie rinnovabili, la gestione dei rifiuti, una forma di finanza etica, la possibilità di intervento del singolo attraverso nuove forme di aggregazione.
Ne sono convinto al punto da proporre di abbassare la quota minima di adesione al nostro progetto: non più 1000 euro, ma 100 o 10, se questa è la possibilità massima di qualcuno. La decisione di contribuire, e l'entità del contributo, a questo nuovo modello di sviluppo, deve essere dettata solo dalla coscienza di ognuno. Studieremo poi come organizzare la cosa in modo tecnicamente gestibile, per il momento però è fondamentale il messaggio che vogliamo lanciare: ognuno di noi può essere artefice del destino proprio e di quello del mondo, se noi lo vogliamo ogni cosa è possibile.

martedì, aprile 17, 2007

Resoconto incontro a Torino

Ecco in modo molto sintetico ciò che si è detto Sabato 14 aprile a Torino
Erano presenti 17 persone
Da un'analisi dei costi dei vari tipi di impianto è emerso che l'opzione della vendita totale all'ENEL di energia elettrica da un ritorno economico troppo limitato e differito nel tempo.
Si sono discusse delle alternative citando vari esempi fra cui quello del comune di Padova ( se non ricordo male ) che ha istituito una raccolta di "prestiti" da parte dei cittadini finalizzati alla realizzazione di impianti fotovoltaici.
Guidati da questa idea ci siamo proposti di cercare una realtà già esistente che abbia un consumo di energia elettrica alla quale associarci per poter fare un impianto che usufruisca della formula dello "scambio sul posto". In questo modo infatti il ritorno economico è più consistente in quanto il valore dell'energia ceduta all'ENEL è sui 0,14 euro contro i 0,09 euro ricavati nella formula della "vendita totale".
Nei prossimi giorni valuteremo la fattibilità di questa ipotesi cercando delle realtà, possibilmente di tipo cooperativistico, alla quale offrire la possibilità di fare l'impianto.
Una di queste è la Coop CORIM di Fossano che si occupa di riciclaggio di materie plastiche e che ha un forte consumo di energia elettrica.
Abbiamo poi valutato un preventivo per la fornitura di pannelli molto economico, in seguito al quale c'è stata la proposta di prendere in considerazione la possibilità di acquistare separatamente i singoli componenti dell'impianto fotovoltaico e cercare successivamente un installatore che li metta assieme, in modo da abbassare i costi.
Infine alcuni dei partecipanti sin sono dati disponibili per occuparsi di ambiti specifici del nostro progetto in modo da alleggerirmi del carico di lavoro.
Gli ambiti sono: tecnico ( richiesta e valutazione preventivi) logistico ( individuazione di altre realtà alle quali proporre la realizzazione dell'impianto con "scambio sul posto") e amministrativo ( individuazione della forma migliore per associare i partecipanti e garantire la quota che metteranno a disposizione)

La prossima settimana avrò un incontro con i rappresentanti della cooperativa di Fossano, se nel frattempo a qualcuno venissero altre idee è pregato di mettercene al corrente.

Importante: il numero di persone che ha confermato il proprio impegno economico rispetto a quanti si erano detti disponibili all'inizio è molto diminuito ( siamo passati da quasi 70.000 euro a circa 40.000), vi prego di non perdervi d'animo e di cercare di coinvolgere altre persone, il progetto presenta delle difficoltà -come quasi tutte le cose belle- ma comincia a avere una sua forma più concreta.
Aspetto commenti e richieste di chiarimenti

giovedì, aprile 12, 2007

SABATO 14 APRILE

Sabato 14 aprile alle ore 15 ci vedremo a Torino in via Garibaldi, 13 presso il Centro Studi Sereno Regis.
Chi è interessato a venire è pregato di comunicarmelo al mio indirizzo nuovaterra@gem.it
Ci sono importanti novità e decioni di cui discutere.

domenica, aprile 08, 2007

I conti non tornano

Sono dieci giorni che faccio conti su conti per valutare la reale fattibilità dell'impianto. Non ho ancora finito però sono arrivato ad una consapevolezza importante: i pannelli fotovoltaici costano ancora troppo e producono ancora troppo poco.
Magari se fossimo a Pantelleria le cose sarebbero diverse, ma qui da noi il rapporto tra costi e rese è troppo sbilanciato. Attenzione, nel caso si parli di "scambio sul posto" il bilancio è più positivo, perchè la "resa" della corrente elettrica è valutata sugli 0,14 euro a Kw, ma per la "vendita totale" la resa va valutata su 0,09 euro a Kw, e questo, sopratutto dopo il ventesimo anno quando finisce il contributo, fa si che il bilancio rischi addirittura di andare in passivo.
A questo punto mi viene da pormi una domanda, ma hanno pensato i nostri politici a cosa succederà tra venti anni a tutti gli impianti che si vanno a costruire adesso?
Con alcuni volenterosi sto continuando a fare conti su diversi preventivi per vedere di arrivare ad una prioezione positiva, anche se di poco, e poi proporrò a tutti gli interessati di andare avanti lo stesso perchè il ritorno economico forse adesso non deve essere l'unico fattore determinante.
Però comunque ammetto di essere meno ottimista di un mese fa.